SETTEMBRE
20

Diario dal Consiglio del 20 settembre 2019

Un anno difficile

Cari amici, riprendiamo, dopo la pausa estiva, il nostro impegno volto a comunicare tramite il Diario ciò che avviene in Consiglio e, in particolare, il nostro contributo all’attività di autogoverno.

L’anno trascorso dal nostro insediamento è stato molto impegnativo, segnato da una crisi senza precedenti apertasi a maggio sulla scia della vicenda oggetto dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia, e sfociata nelle dimissioni di 5 consiglieri.

Già all’indomani della pubblicazione delle prime notizie sulla vicenda, con un documento unitario sottoscritto da tutti i componenti del Consiglio, laici e togati, avevamo manifestato amarezza e sgomento.

Rivolgevamo il nostro pensiero a tutti i magistrati, cui un sistema sempre più carente di mezzi e risorse chiede ogni giorno di fronteggiare, con impegno, spirito di iniziativa e abnegazione, una domanda di giustizia che non ha eguali in Europa; e soprattutto ai tantissimi giovani che avevano da poco preso le funzioni o si affacciavano per la prima volta negli Uffici, motivati ed entusiasti dopo un lungo percorso di studio.

Pensavamo al loro sgomento, alla loro delusione, alla loro indignazione. E sentivamo forte il dovere di restituire dignità, autorevolezza, credibilità al Consiglio Superiore della Magistratura, attraverso la testimonianza di un agire degno del loro spirito di servizio, del loro senso delle istituzioni, degli sforzi che compiono ogni giorno per essere professionalmente preparati, per ascoltare le domande di giustizia, per corrispondere al modello di magistrato che la nostra Costituzione ha immaginato: mite ed equilibrato; indipendente e imparziale; sereno garante dei diritti, della dignità della persona, dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge.

Soprattutto lontano dal potere e lontanissimo dal percepire se stesso come “gestore di potere”.

Tutti, in quell’occasione, abbiamo rappresentato che la delicatezza della situazione imponeva di eliminare ogni ombra sull’Istituzione di cui siamo componenti, che deve essere ed apparire assolutamente indipendente, libera di approfondire e di valutare, nell’ambito delle competenze che la legge attribuisce al Consiglio Superiore della Magistratura, tutto quanto stava emergendo anche riguardo a comportamenti di magistrati che del Consiglio facevano parte. E perciò apprezzavamo il senso di responsabilità istituzionale di coloro che allora avevano deciso – spontaneamente e in assenza di normative specifiche – di fare un passo indietro.

Per noi quelle parole, sempre attuali, sono state il motore di un impegno ancora più motivato alla correttezza, legalità e trasparenza dell’agire all’interno dei meccanismi decisionali del Consiglio, e sono ancora oggi la cornice imprescindibile in cui intendiamo continuare a rispondere al mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori.

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Il Plenum

Quanto al Plenum di mercoledì, segnaliamo:

Uffici direttivi:

Uffici semidirettivi:

Tutte nomine approvate all’unanimità

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I lavori di Commissione

1) In Settima Commissione:

a) stiamo proseguendo nell’impegnativo lavoro di esame di tutti i progetti organizzativi delle Procure, con l’aiuto dei magistrati esperti nominati ai sensi dell’art. 28 Reg. Int. Se nell’esame la Commissione rileva questioni che meritano chiarimenti o approfondimento, interloquisce con i dirigenti degli uffici, e solo all’esito procede con la presa d’atto, con o senza rilievi. Si tratta di un lavoro che sconta dei tempi che tuttavia appaiono funzionali alla qualità delle decisioni e all’individuazione – attraverso la verifica della sua prima concreta applicazione – della completezza, chiarezza e funzionalità rispetto agli obiettivi della Circolare sull’organizzazione degli Uffici di Procura, che, come già l’attività compiuta ha mostrato, merita di essere riconsiderata con riguardo alla disciplina di alcuni aspetti organizzativi.

b) Stiamo esaminando un quesito molto interessante, ma complesso, che concerne l’interruzione del termine dell’ultradecennalità in ragione del mutamento di “funzioni” del magistrato che assuma nella stessa sezione specializzata (o in cui comunque la materia specialistica è prevalente) il ruolo di Presidente di sezione o, viceversa, cessi nell’esercizio delle funzioni semidirettive restando nella medesima sezione.

2) In Terza Commissione:

a) stiamo procedendo alle audizioni degli aspiranti magistrati segretari.

b) Stiamo discutendo dell’approvazione della graduatoria dell’ultimo concorso, approfondendo una posizione “critica”, visto che il ministero ha ritenuto che non si potesse procedere ad un’approvazione della graduatoria “con riserva” come il plenum aveva deliberato a luglio.

c) È cominciato lo scrutinio delle domande per i trasferimenti orizzontali (banditi a fine luglio) e già si manifesta la non copertura (e addirittura la ulteriore scopertura) degli uffici meno graditi. A tale proposito, abbiamo – già prima dell’estate – indicato al Ministero le sedi che hanno i requisiti per essere definite “disagiate” e dunque per attribuire gli incentivi economici a chi vi si trasferisca. Attendiamo ovviamente le determinazioni ministeriali per poter procedere al bando per le sedi disagiate: allo stato unico strumento per consentire la (almeno parziale) copertura di taluni uffici oramai desertificati.

d) Pendono i termini per le eventuali revoche delle domande per i posti di Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione e – nel frattempo – è stata convocata la commissione tecnica affinché valuti le osservazioni pervenute da alcuni colleghi.

e) È stata finalmente calendarizzata, per metà ottobre, la discussione della nostra proposta di modifica della circolare per l’accesso alle funzioni di legittimità, ovviamente aperta al contributo di tutti i componenti del consiglio; sul punto, si deve dare atto di molte significative convergenze con la consigliera Pepe, pure componente della terza commissione. Comunque, il concorso pendente per la Procura generale sarà già banco di prova, sia pure a normazione invariata, della nostra intenzione di valorizzare le effettive esperienze nella giurisdizione.

3) In Quarta Commissione:

vi è stata un’audizione, franca e ricca di spunti, con il gruppo di studio ANM in materia di standard di rendimento e carichi esigibili. Come evidenziato dagli interventi di Ciccio e della consigliera Grillo, è assolutamente necessario tenere concettualmente distinti i due istituti. Tuttavia, per studiare come evitare che si creino asimmetrie (ove per esempio il carico prognosticato nel programma di gestione sia significativamente diverso dallo standard di rendimento), è prevista per questa settimana una riunione congiunta fra quarta commissione (competente per gli standard) e settima commissione (competente per i programmi di gestione).

4) In Quinta Commissione:

Non vi è dubbio che la platea degli aspiranti per gli incarichi direttivi in questione sia particolarmente qualificata. In particolar modo, per l’incarico di Procuratore di Torino concorrono colleghi che hanno maturato significative esperienze organizzative, esercitando, o avendo in recente passato esercitato, funzioni direttive e semidirettive. In commissione abbiamo espresso la nostra preferenza in favore della collega Loreto considerando: l’esperienza maturata nel corso degli anni in un ufficio di grandi dimensioni come la Procura della Repubblica di Torino; i risultati concreti raggiunti nel corso della carriera; la profonda conoscenza – acquisita con anni di “lavoro sul campo” – del fenomeno della criminalità organizzata (con particolare riguardo a quella operante nel circondario torinese) e delle problematiche dell’ufficio, anche alla luce del progetto organizzativo presentato dalla collega. Come sempre, abbiamo fondato la nostra scelta esclusivamente sulla base dei profili dei candidati e delle regole dettate dal TU sulla dirigenza giudiziaria. Il nostro giudizio potrà essere errato, ma è certo che il nostro agire è sempre stato del tutto estraneo a logiche di scambio o di appartenenza che pure sono state evocate da alcuni quotidiani che pensano (o sperano?) che siamo tutti uguali e che certe logiche appartengano a tutti.

Tra le pratiche della prossima settimana oggetto di “trattazione prioritaria”, tenuto conto dell’ordine cronologico delle vacanze, spiccano quelle relative alle nomine del Procuratore Generale di Genova e del Procuratore di Roma. Come ampiamente noto, la V commissione nella seduta di giovedì scorso, alla luce delle vicende già richiamate ad inizio Diario, ha deciso di revocare le tre proposte formulate nel mese di maggio. L’istruttoria, quindi, riprenderà con un nuovo avvio.

5) In Sesta Commissione:

si sta procedendo all’analisi dei profili degli aspiranti componenti del direttivo della Scuola Superiore di Magistratura. Tutti i colleghi che hanno dato la disponibilità, 93 in tutto, sono di alto profilo e la selezione è stata particolarmente difficile e sofferta. Dopo ampia e approfondita discussione la Commissione, all’unanimità, ha selezionato venti nominativi per i quali si procederà ad audizioni nella prossima settimana. L’elenco è consultabile sul sito del CSM nella sezione news.

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La ripresa, dura per tutti, si prospetta anche qui faticosa e tanto più impegnativa per le tante questioni delicate che si profilano all’orizzonte, dall’esito delle elezioni suppletive al cambio della composizione delle Commissioni e della loro Presidenza.

Vi ricordiamo che la prima settimana di ottobre sarà “bianca” e che già alcuni di noi hanno dato disponibilità per incontri sui territori.

 

Buon lavoro e buona settimana... Vi racconteremo…!

Ale, Ciccio, Giuseppe, Mario