27 febbraio 2025

Scioperiamo perché

La riforma della giustizia è in realtà una riforma dei magistrati. Non darà alcun beneficio al servizio-giustizia, malgrado i proclami pretestuosi che la accompagnano, poiché è una riforma che tocca solo le regole costituzionali riguardanti il governo della magistratura.
  • magistrati meno indipendenti sono meno in grado di tutelare l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e diventano esposti agli attacchi, alle pressioni o alle lusinghe dei potenti;
  • una magistratura divisa è una magistratura più debole, nella quale i pubblici ministeri assumono un potere dominante: sarà il Governo, inevitabilmente, a controllarli;
  • la riforma si spiega solo con la volontà di colpire i magistrati perché decidono guardando alla tutela dei diritti e non alla volontà dei potentati politici ed economici;
  • un CSM dove solo i magistrati siano sorteggiati non è più garanzia della loro autonomia e della loro indipendenza, ma diventa una istituzione occupata dalla politica;
  • il sorteggio in Costituzione è la negazione del senso di responsabilità richiesta a ogni categoria di cittadini e diventa un’arma per mortificare e indebolire i magistrati;
  • un’Alta corte disciplinare pensata solo per i magistrati ordinari svuota il CSM di una funzione centrale che oggi – statistiche alla mano – opera con rigore e svilisce del tutto l’organo di indipendenza voluto dai nostri Costituenti.

19 febbraio 2025