Eletti i Probiviri
- Paola Cameran - Sostituto Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Venezia
- Valeria Fazio - magistrato in pensione già Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Genova
- Giacomo Fumu - Presidente di sezione della Corte di cassazione
All’esito di una discussione ricca e partecipata l’Assemblea ha approvato alcune importanti modifiche statutarie.
Con l’art. 6 bis è stata introdotta la descrizione delle condotte integranti illecito disciplinare che sono state individuate con rinvio al codice etico dell’Associazione Nazionale Magistrati.
In ragione dello specifico disvalore connesso alla strumentalizzazione della partecipazione alla nostra Associazione, si è ritenuto di articolare autonomamente, tra le condotte costituenti illecito disciplinare, “l’abuso della partecipazione ad AreaDG o delle funzioni ivi svolte per l’ottenimento di vantaggi propri o altrui”.
È stata attribuita, inoltre, rilevanza disciplinare all’inosservanza dei principi enunciati nella Carta dei Valori, purché grave e idonea a ledere la credibilità della nostra associazione. Col riferimento all’idoneità si è scelto di anticipare al pericolo il momento della rilevanza della condotta.
All’art. 6 ter sono state previste sanzioni disciplinari graduate: la censura, la sospensione temporanea dall’esercizio dei diritti sociali, l’esclusione da AreaDG.
Con l’art. 19 bis è stato introdotto il Collegio dei probiviri che ha il compito vigilare sulla conformità delle condotte degli associati ai valori e agli obiettivi dell’Associazione ed è composto da tre magistrati scelti tra i magistrati in servizio iscritti all’Associazione e tra magistrati in pensione da non più di cinque anni, purché già iscritti ad essa al momento del pensionamento. Ciascuno dei componenti del Collegio dovrà essere eletto dall’Assemblea a maggioranza semplice su proposta nominativa del Coordinamento o di almeno 20 soci.
L’art. 19 ter fissa le regole del procedimento disciplinare. Per non appesantire la procedura, si è ritenuto di non scindere le funzioni istruttorie da quelle inquirenti, ma sono stati previsti meccanismi per la realizzazione del contraddittorio.
Con le mozioni conclusive l’Assemblea ha voluto sottolineare che i nuovi strumenti statutari devono essere utilizzati per effettuare una ricognizione di condotte disciplinarmente rilevanti con riferimento a quanto avvenuto nel recente passato e a quanto potrebbe ancora avvenire per il futuro.
Ha sollecitato perciò il Coordinamento a convocare al più presto una nuova assemblea generale e a formulare le opportune proposte al fine di consentire la nomina dei componenti del Collegio dei Probiviri e rendere subito operativo questo nuovo organo statutario.
Il Coordinamento nazionale, preso atto del contenuto delle mozioni ha convocato per il 22 maggio 2021 – con inizio alle ore 8.30 in prima convocazione e alle ore 9.30 in seconda convocazione – l’Assemblea Generale per la nomina dei Probiviri.
Ai sensi dell’art. 19 ter co. 1, appena inserito nel nostro Statuto, il Coordinamento propone quali Probiviri i colleghi Paola Cameran, Valeria Fazio e Giacomo Fumu.
Assegna termine entro il 1° maggio 2021 per l’eventuale presentazione di proposte nominative da parte degli associati, come previsto dello stesso art. 19 ter co. 1 ultima parte.
Articoli dello Statuto approvati dall’Assemblea
Articolo 6 bis - Illeciti discipliari
Costituisce illecito disciplinare:
- La violazione delle regole di condotta fissate nel codice etico dell’Associazione Nazionale Magistrati, tra cui l’abuso della partecipazione ad AreaDG o delle funzioni ivi svolte per l’ottenimento di vantaggi propri o altrui;
- la grave inosservanza dei principi enunciati nella Carta dei Valori di AreaDG, idonea a ledere la credibilità dell’Associazione.
Art. 6 ter - Sanzioni disciplinari
Le sanzioni disciplinari sono:
- la censura;
- la sospensione temporanea dall’esercizio dei diritti sociali per un minimo di un anno e un massimo di tre anni;
- l’esclusione da AreaDG.
La sanzione viene irrogata in base alla gravità oggettiva della condotta, al suo carattere doloso o colposo, al numero delle violazioni commesse e delle persone coinvolte, al pregiudizio causato all’Associazione.
Art. 7 - Perdita della qualità di socio
La qualità di socio si perde per le seguenti cause:
- recesso volontario dall’Associazione, che deve essere comunicato per lettera al Coordinamento Nazionale e produce effetto dal primo giorno del mese successivo a quello della data di spedizione;
- provvedimento motivato di esclusione dall’Associazione, adottato dal Coordinamento Nazionale, a maggioranza dei due terzi dei componenti, per uno dei seguenti motivi:
- mancato versamento della quota mensile, decorso un anno dalla scadenza;
- perdita dei requisiti richiesti per l’adesione;
- sussistenza di cause di incompatibilità di cui all’art. 5;
- sussistenza di una delle condizioni previste dall’art. 6 ultimo comma;
- applicazione della sanzione dell’esclusione dall’Associazione di cui all’articolo 6 ter, primo comma, lett. c);
- sussistenza di ulteriori motivi di esclusione, previsti dallo Statuto dell’ANM.
La delibera di esclusione deve essere comunicata al socio mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
Salvo quanto previsto dal nono comma dell’articolo 19 ter, in ogni caso il socio escluso potrà, entro trenta giorni da quello in cui ne abbia avuto notizia, impugnare il provvedimento di esclusione con ricorso all’autorità giudiziaria.
La riammissione potrà essere richiesta soltanto dopo che siano cessate le cause che l’hanno determinata.
Il socio uscente non potrà chiedere la restituzione di tutte o di parte delle quote versate.
La quota non è trasmissibile, né rivalutabile.
Il socio escluso in applicazione della sanzione disciplinare di cui alla lettera c) dell’articolo 6 ter, può impugnare la delibera del Coordinamento entro 30 giorni davanti all’assemblea dei soci, che sarà convocata entro i tre mesi successivi.
L’Assemblea Generale assume le decisioni fondamentali per l’attività di Area Democratica per la Giustizia.
L’assemblea elabora le linee di politica associativa di Area Democratica per la Giustizia, al fine dell’attuazione dei principi e degli obiettivi indicati dalla Carta dei Valori rimettendone l’attuazione al Coordinamento Nazionale.
Elegge i componenti del Collegio dei Probiviri a maggioranza semplice, su proposta nominativa del Coordinamento o di almeno 20 soci.
Delibera, a maggioranza semplice, sull’impugnazione delle sanzioni disciplinari applicate dal Coordinamento.
Delibera sulle modifiche della Carta dei Valori e dello statuto a maggioranza semplice.
Approva il bilancio consuntivo annuale.
Delibera, a maggioranza assoluta dei partecipanti, la convocazione di elezioni per la nomina di un nuovo Coordinamento Nazionale o di suoi singoli componenti.
Art. 19 bis – Collegio dei Probiviri
Il Collegio dei Probiviri è composto da tre magistrati, scelti tra i magistrati in servizio iscritti all’Associazione e tra magistrati in pensione da non più di cinque anni, purché già iscritti ad essa al momento del pensionamento, ciascuno dei quali eletto dall’Assemblea, a maggioranza semplice, su proposta nominativa del Coordinamento o di almeno 20 soci.
Il Collegio dei Probiviri dura in carica tre anni. Qualora uno dei componenti cessi dall’incarico prima della scadenza del triennio, il Coordinamento lo sostituisce con altro componente che resterà in carica solo fino a detta scadenza.
Il Collegio elegge al suo interno il Presidente e delibera a maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Si riunisce almeno una volta l’anno ed è convocato dal suo Presidente d’iniziativa o su richiesta di uno dei componenti.
Il Collegio dei Probiviri è garante dell’osservanza dello Statuto e della Carta dei valori e vigila sulla conformità delle condotte degli associati ai valori e agli obiettivi dell’Associazione, nonché alle regole di correttezza e probità.
Art. 19 ter - Procedimento disciplinare
Il Collegio dei Probiviri esercita l’azione disciplinare di propria iniziativa o su segnalazione degli organi dell’Associazione o di singoli associati, dando avviso all’incolpato.
Ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare il Collegio dei Probiviri svolge attività istruttoria, acquisendo ogni informazione utile alla verifica dei fatti per cui procede.
L’incolpato può farsi assistere da un difensore di fiducia ed ha il diritto di essere ascoltato dal Collegio dei Probiviri, di conoscere quanto è stato acquisito a suo carico, di presentare memorie e documenti e di chiedere che il Collegio proceda a specifici atti istruttori.
In caso di illecito gravemente lesivo della credibilità dell’Associazione, il Collegio, previa audizione dell’incolpato, può disporre la sospensione cautelare del medesimo dall’esercizio dei diritti associativi, fino alla definizione del procedimento disciplinare.
All’esito dell’istruttoria, il Collegio dei Probiviri, qualora non ravvisi gli estremi dell’illecito disciplinare, archivia il procedimento con delibera motivata; qualora invece ritenga sussistenti gli estremi dell’illecito disciplinare, provvede all’audizione dell’incolpato e, quindi, presenta al Coordinamento proposta motivata di applicazione di sanzione disciplinare.
Il Coordinamento si pronuncia sulla proposta del Collegio dei Probiviri dopo avere ascoltato l’incolpato, qualora lo richieda.
Mozioni approvate
Innovare lo Statuto per valutare il passato e ripensare il futuro
Oggi i magistrati di Area Democratica per la Giustizia si sono riuniti in assemblea per approvare le modifiche allo Statuto, poiché i fatti legati alle vicende dell’hotel Champagne hanno evidenziato la necessità di aggiornarne la disciplina, rivelatasi carente sul piano dei meccanismi procedimentali.
Tale necessità non nasce da intenti punitivi, ma dalla consapevolezza che la riflessione su quanto accaduto – e per la parte che coinvolge il nostro gruppo – non possa avvenire senza gli strumenti necessari per una verifica della perdurante fedeltà degli associati ai valori della nostra Associazione, pur dovendo porsi innanzi tutto sul piano politico, per verificare il ruolo, gli obiettivi e i mezzi che debba avere una magistratura operante nell’autogoverno in piena trasparenza.
Le modifiche che l’assemblea ha inteso apportare non risolvono le iniziative che AreaDG adotterà per rimarcare le distanze da comportamenti nei quali non ci riconosciamo.
Tali iniziative sono state già intraprese dalle nostre rappresentanze in CSM e nel CDC dell’ANM e continueranno, in una linea di continuità ideale, con i prossimi momenti congressuali e assembleari.
In questa linea, la volontà espressa dall’assemblea odierna non può essere certamente quella di innovare lo statuto per rimuovere l’attenzione sulle eventuali responsabilità trascorse di nostri singoli associati, ma quella di effettuare una ricognizione delle condotte che AreaDG ha da sempre ritenuto incompatibili con i propri ideali e dotarsi degli strumenti più efficaci per accertarli, con riferimento a quanto avvenuto nel suo recente passato e a quanto potrebbe ancora avvenire per il futuro.
Da qui ripartiamo, dunque. Affidiamo agli organi competenti le valutazioni di cui sono stati investiti dagli associati e avviamo una stagione di ripensamento del ruolo della magistratura progressista, calata nella società, attenta ai diritti e alle domande di giustizia anche nuove che si stanno affermando, capace di lavorare per ridare credibilità all’associazionismo giudiziario nel superamento di logiche di potere o anche solo corporative.
Subito una Assemblea per eleggere i Probiviri
Invitiamo il Coordinamento a convocare al più presto una nuova Assemblea generale, anche con modalità da remoto, formulando le opportune proposte per la nomina dei componenti del Collegio dei Probiviri, ai sensi delle modifiche statutarie oggi approvate.