Uguaglianza di genere
Ringraziamo l'ADMI per avere organizzato una tavola rotonda tutta al femminile sulla questione dell’eguaglianza di genere, nel CSM e , più in generale, in magistratura.
Il numero crescente di ingressi in magistratura di donne, che ormai rappresentano più della metà del numero degli appartenenti all’ordine, non ha determinato una presenza paritaria nelle istanze rappresentative e neppure nei ruoli direttivi della carriera.
Il sistema elettorale oggi in vigore non fornisce alcuna garanzia di riequilibrio: ed è allora importante riaprire la discussione su una riforma che consenta la doppia preferenza su lista secondo un sistema proporzionale, che solo può consentire una rappresentanza fedele alla effettiva composizione del corpo dei magistrati.
Il concreto raggiungimento di una proporzionale rappresentanza di genere è la condizione necessaria per il perseguimento di nuovi modelli di organizzazione del lavoro che tengano conto di una così elevata presenza femminile, e quindi considerino come strutturali le assenze per maternità e le esigenze di una più elevata flessibilità nei tempi di lavoro negli anni di maggiore esigenza di cura dei figli minori.
L’obbiettivo del benessere organizzativo passa anche attraverso la necessaria adattabilità dei modelli alle diverse necessità dei singoli, a seconda dei momenti: ciò che difficilmente è praticabile in uffici piccoli e medio-piccoli, dove anzi la scarsità delle risorse rende molto difficoltoso ogni adattamento. La prospettata revisione della riforma della geografia giudiziaria, in senso diametralmente opposto a quello perseguito nel 2012, deve allarmare anche sotto il profilo di un inevitabile peggioramento delle modalità di organizzazione degli uffici e di una penalizzazione delle condizioni di lavoro, oltre che di resa del servizio.
Roma, 16 giugno 2018 - ore 11.30
Aula ANM - Palazzo di Giustizia
Piazza Cavour - Roma