Ho 55 anni, dal mio ingresso in magistratura (D.M. 11.4.1995), tranne una breve parentesi, ho svolto sempre la funzione di pubblico ministero. Dal 2011 alla Procura di Roma, assegnato alla DDA, mi sono occupato con passione, con risultati apprezzabili in termini di esito dibattimentale, tra l’altro delle organizzazioni mafiose “autoctone”. Nel medesimo ufficio in precedenza mi occupavo prevalentemente di reati contro la PA, avendo istruito indagini di grande complessità che continuo a seguire nei numerosi dibattimenti in corso. In precedenza, ho svolto le funzioni requirenti in Ariano Irpino (dove sono stato Procuratore f.f. per quasi un anno), in Perugia ed in Rieti, praticando ogni possibile settore dell’attività del pubblico ministero e confrontandomi continuativamente con le tematiche, anche diverse in ragione della dimensione degli uffici, dell’organizzazione, consapevole che l’idea di una “magistratura orizzontale” si declini attraverso l’impegno ed il contributo di tutti, non solo degli apicali. Per circa sei anni ho avuto anche esperienze fuori ruolo che mi hanno consentito di acquisire esperienza di confronto con altre professionalità e nuove conoscenze tecniche di grande utilità per l’esercizio delle funzioni giurisdizionali. Ho sempre dedicato tempo ed energie alla formazione, come discente e docente, così come ai giovani magistrati, ritenendo l’attività di magistrato affidatario o coordinatore non solo un “dovere” a favore delle nuove generazioni ma una occasione di continua crescita.