COMUNICATO

AreaDG a difesa della libertà di espressione dei magistrati

Area Democratica per la Giustizia rivendica con forza il diritto dei magistrati a partecipare, come singoli e come gruppi al dibattito pubblico e ad intervenire su ogni questione che riguardi la giurisdizione ed i diritti

Ancora una volta si torna a parlare della libertà di manifestazione del pensiero da parte di magistrati e dei soggetti collettivi nei quali gli stessi si riconoscono per negare il loro diritto a partecipare al pubblico dibattito su temi che hanno evidenti ricadute giuridiche e, persino, quando venga chiamato in causa il rispetto dei diritti umani.

Sconcerta, però, che a negare un tale fondamentale diritto, per la cui affermazione la ANM ha duramente lottato, siano proprio dei magistrati e loro gruppi che nell’Associazione di riconoscono.

Si utilizza pretestuosamente l’argomento di un presunto appannamento dell’immagine di imparzialità della magistratura proprio da parte di chi ha ritenuto di intervenire in libertà su ogni argomento, esponendo nel pubblico dibattito posizioni talvolta molto lontane dalla sensibilità di gran parte della magistratura o addirittura creando in essa imbarazzo e disorientamento nell’opinione pubblica.

Si invoca impropriamente “l’apoliticità” dell’associazione, dimenticando l’inevitabile e profonda politicità della giurisdizione ed il fatto per cui alla base di ogni norma ci sono scelte politiche e valoriali, la cui critica è da parte dei magistrati è del tutto legittima e, in certi casi, anche doverosa a difesa dei principi costituzionali.

La libertà di manifestazione del pensiero, anche dei magistrati, come il diritto di critica sono un valore che va difeso sempre, anche quando vengano espresse opinioni non condivise e contrarie alle proprie.

Perciò Area Democratica per la Giustizia rivendica con forza il diritto dei magistrati a partecipare, come singoli e come gruppi al dibattito pubblico e ad intervenire su ogni questione che riguardi la giurisdizione ed i diritti.

Siamo convinti, infatti, che un costante confronto sinergico tra la giurisdizione e la società civile sia la strada maestra per promuovere i valori e le libertà che la Costituzione ha riconosciuto a tutti ed a ciascuno nell’interesse della collettività ed a tutela dei valori democratici.

9 settembre 2017