Anche la Commissione europea contro la disciplinare per i ritardi
Condivise le nostre preoccupazioni. La previsione di termini rigidi per ogni fase processuale è irragionevole; la previsione di sanzioni disciplinari ha carattere persecutorio
Con un documento diramato il 26 febbraio, la Commissione europea ha commentato la riforma della giustizia penale proposta dal Ministro Bonafede evidenziando tre aspetti:
- l’opportunità di intervenire sul regime della prescrizione risolvendo le criticità più volte evidenziate in sede sovranazionale;
- la necessità, una volta bloccata la prescrizione, di predisporre riforme in grado di accelerare i tempi del processo penale, particolarmente prolungati nella fase dell’appello;
- le perplessità determinate dall’introduzione di nuove sanzioni disciplinari per i magistrati in caso di mancata osservanza dei termini stabiliti dalla legge per ciascun grado di giudizio.
Anche la Commissione europea, quindi, dà ragione alle critiche e alle preoccupazioni che da mesi abbiamo espresso sulla riforma Bonafede e, in particolare, sull’assoluta irragionevolezza di termini rigidi per ogni fase processuale e sul carattere persecutorio delle sanzioni disciplinari previste.
Chiediamo ancora una volta, con la massima energia possibile, che questo aspetto della riforma venga immediatamente eliminato.
28 febbraio 2020