Dal referendum un autogoverno plurale e libero da potentati
Abbiamo appena esaminato i risultati della consultazione referendaria indetta dall’ANM. In primo luogo, siamo preoccupati per l’astensionismo che si manifesta, in un periodo in cui sarebbe importante l’impegno di tutti a difesa dell’autogoverno.
Constatiamo con soddisfazione che i magistrati, pur disincantati e delusi per tutto ciò che è successo in questi anni, non ritengano il sorteggio la soluzione dei mali dell’autogoverno.
Siamo soddisfatti che sia chiaramente maggioritaria la nostra idea di un autogoverno pluralista e ampiamente rappresentativo di tutte le voci e le anime della magistratura, idea che evidentemente traspare dalla scelta quasi plebiscitaria in favore del sistema proporzionale, che restituisce la scelta agli elettori e riduce lo spazio di manovra dei potentati interni e del correntismo deteriore.
Questo voto dimostra che non ci sono scorciatoie.
L’autogoverno è una prerogativa di indipendenza ma impone l’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Dobbiamo rimboccarci le maniche per consegnare ai magistrati di domani un autogoverno migliore.
29 gennaio 2022