Giunta ANM: le vere ragioni della crisi
I resoconti di stampa odierni sulla posizione assunta dal Presidente Poniz e dal gruppo di AreaDG nel Comitato direttivo centrale dell’ANM di ieri 23 maggio 2020 non rispecchiano l’andamento reale dei fatti e le ragioni di tale posizione.
Nel giugno dell’anno scorso, all’esplodere della crisi istituzionale causata dagli incontri notturni all’hotel Champagne, si è insediata una nuova giunta guidata da Luca Poniz la quale ha messo al centro del proprio programma la questione morale e il rilancio dell’ANM. In quel progetto era coinvolta anche Unità per la Costituzione perché, diversamente da Magistratura Indipendente, aveva dimostrato di sapere prendere radicalmente le distanze da chi, tra i suoi componenti, era coinvolto nello scandalo.
A un anno di distanza da allora è partita un’operazione di propalazione mediatica di ulteriori conversazioni via chat riferibili a Luca Palamara che documentano altri episodi, diversi da quelli che giustificarono le dimissioni di componenti del CSM, ma espressivi di un malcostume diffuso, di correntismo degenerato e carrierismo spinto, fino a pratiche di vera e propria clientela.
L’ANM subito ha chiesto alla Procura di Perugia di potere avere l’integrale materiale, essendo evidente che quelle conversazioni, estrapolate e puntellate da commenti esterni, non offrono quasi mai un quadro idoneo a consentire una presa di posizione chiara verso gli associati coinvolti.
Il malcostume che ne emerge, del resto, è lo stesso denunciato da tempo apertamente dal Presidente Poniz e col quale AreaDG fa e da tempo ha iniziato a fare i conti, anche attraverso l’impegno dimostrato non solo all'interno della ANM, ma anche dello stesso attuale CSM.
Per portare avanti questa operazione e al contempo fronteggiare il fango, scagliato indiscriminatamente e tendenziosamente da quelle pubblicazioni, salvaguardando l’istituzione e i magistrati seri tutti, l’ANM ha bisogno di parole forti e chiare. Se qualche componente della giunta guidata da noi non è in grado di pronunciarle, AreaDG non può farne parte.
Poiché nel CDC di ieri è emerso che la componente di Unicost non sembra in grado di mantenere quella posizione di fermezza assunta un anno fa, riteniamo siano venute meno le condizioni che ci avevano indotto ad assumere la guida dell’ANM. Per questo – e solo per questo motivo – il presidente Poniz e il gruppo di AreaDG si sono visti costretti a fare un passo indietro, col rammarico derivante dalla consapevolezza della drammaticità del momento.
Il Coordinamento di AreaDG e i Componenti di AreaDG nel CDC della ANM
24 maggio 2020