Il fascismo non è un pensiero. È un reato
L’attacco alla sede romana della CGIL si è sostituito con la violenza a ogni forma possibile di protesta. Si è dunque trattato di un’azione dai chiari contenuti fascisti, accompagnata del resto da espressioni verbali coerenti da parte di alcuni.
Tutto ciò ci sgomenta, come cittadini e come magistrati di una Repubblica nata dalla lotta al fascismo, la quale ci assegna il dovere primario di garantire libertà e diritti. La storia di allora come quella recente insegna che, di fronte a ogni sopraffazione violenta di quelle libertà e di quei diritti, chi resta in silenzio diventa complice, disposto a tollerare ancora altra sopraffazione violenta.
Dobbiamo dunque ribadire con fermezza che la propaganda fascista è un reato. Chi la contrabbanda per libertà di pensiero apre le porte ad altri episodi di violenza e la violenza rappresenta la più diretta negazione dei valori democratici che la nostra Costituzione salvaguarda.
I referenti delle sezioni distrettuali di AreaDG
11 ottobre 2021