AreaDG Milano dopo il voto sul CSM

Ripartiamo dal confronto per un progetto comune

Per i magistrati che si definiscono progressisti, AreaDG continua ad essere il principale punto di riferimento negli organi di autogoverno e negli Uffici giudiziari

Non è possibile definire e valutare il voto di 10 giorni fa in poche parole e, quindi, nessuna pretesa di completezza.

Si tratterebbe di una pretesa che sarebbe appunto immediatamente frustrata e toglierebbe, peraltro, troppo tempo invece al dibattito dell’assemblea, che invece è la priorità di questo incontro.

Però dal voto dobbiamo partire.

L’ottimo risultato conseguito in termini di voti assoluti, di seggi conseguiti e di qualità dei candidati eletti (ma anche non eletti, fondamentali per giocarcela anche sul proporzionale) consente di dire che AreaDG – nonostante la divisione elettorale da Md – continua a essere vista dalla maggioranza dei colleghi che si definiscono progressisti come il principale punto di riferimento negli organi di autogoverno e negli Uffici giudiziari.
La presenza dei nuovi consiglieri di AreaDG in Consiglio consentirà – deve consentire – il proseguimento dell’attività già svolta da quelli uscenti, garantendo sempre più meccanismi di trasparenza e verifica delle regolarità procedurali, ma soprattutto l’effettivo controllo del rispetto non solo procedurale, ma sostanziale dei percorsi decisionali relativi alle delibere in tema ordinamentale e di nomine dei semidirettivi e direttivi.
Si tratta di un percorso che sarà complicatissimo, tenuto conto anche della possibile designazione dei componenti laici sulla scorta dei recenti risultati per le elezioni politiche del Parlamento.

I consiglieri di AreaDG dovranno pretendere il rispetto delle regole morali e procedurali, così come descritto nel nostro programma e, in questo senso, i numeri ottenuti ci possono, comunque, consentire di lavorare bene.

In questo percorso che non inizia ancora oggi, ma sarà verosimilmente rimandato a fine dicembre/inizio gennaio, la spinta che viene dagli Uffici e dalle assemblee locali sarà determinante per sostenere il lavoro richiesto e, laddove necessario, sollecitare ulteriori o diverse riflessioni sui temi ordinamentali e organizzativi.

Occorre, quindi, senz’altro ripartire da un’assidua e costante attività culturale e di studio anche sul piano territoriale.

Sappiamo tutti che con l’esito dell’assemblea di luglio scorso e la disponibilità da parte di Beatrice Secchi a candidarsi per le primarie di AreaDG abbiamo consentito, non solo la partecipazione attiva del gruppo locale alle elezioni per il CSM – che sino all’ultimo non era affatto scontata, visto lo scioglimento della riserva da parte di Luisa Savoia e Roberto Fontana sulla loro candidatura e la convocazione dell’assemblea soltanto a ridosso delle primarie – ma anche la permanenza formale dello stesso gruppo all’interno delle regole statutarie di AreaDG.

Si tratta, dunque, di due circostanze senza le quali AreaDG Milano non potrebbe oggi riunirsi e di cui occorre che tutti ne siano consapevoli.

Intanto, per queste ragioni, non smetteremo mai di ringraziare Beatrice per l’enorme generosità che ha manifestato in questa occasione e che – come il voto evidenzia –  manifesta da sempre, lavorando e facendosi apprezzare dai tanti colleghi che l’hanno votata.

Da qui dobbiamo ripartire, quindi, con il confronto interno e l’attività del gruppo sul territorio, i momenti principali per cui ci impegniamo nella vita associativa e nell'autogoverno.
La situazione attuale della magistratura, anche all’esito, appunto, delle elezioni politiche, lo richiedono con urgenza.

Tuttavia, questa ripartenza non può prescindere da un chiarimento interno con chi e soprattutto da parte di chi nelle elezioni per il CSM ha assunto, non solo, un approccio critico verso le scelte assunte dal gruppo AreaDG nel pieno rispetto delle regole statutarie, bensì ha deliberatamente posto un’azione esterna volta a concorrere e sottrarre consensi ai candidati selezionati mediante il metodo delle primarie.

Tale decisione, del tutto legittima sul piano personale per chi l’ha assunta e chi addirittura ha ritenuto di apparentarsi con altro gruppo, pone, infatti, la necessità di valutare se persista tra tutti gli associati la fiducia necessaria a condividere e lavorare per un progetto comune, quello di AreaDG.

Non è certo la questione della iscrizione al gruppo o quella relativa alla doppia iscrizione che stiamo ponendo, trattandosi di temi, questi, che non risultano in alcun modo preclusivi per la partecipazione alla vita associativa di AreaDG.

Si tratta, invece, di un presupposto essenziale di rispetto delle regole che un gruppo si dà nella sua fase genetica e che mantiene nel corso della propria vita: potremmo dire la Costituzione della propria vita associativa.

Entro questi amplissimi confini può manifestarsi certamente – e ci mancherebbe – anche la più critica e pervicace tra le forme di dissenso, che, tuttavia, non può trascendere in comportamenti esterni di diretta alternativa e contrapposizione ai percorsi democraticamente definiti all’interno al gruppo.

Questa Assemblea, dunque, serve, in primo luogo, a esprimere le valutazioni sul voto e sul nuovo CSM che ci attende nonché a definire con chiarezza e trasparenza chi voglia condividere il percorso associativo di AreaDG, che – nel pieno rispetto ovviamente di qualsiasi opinione personale – deve continuare a rappresentare ed esserlo ancor di più un gruppo di persone con idee, temi e sensibilità complesse che mettono al centro del propria comune partecipazione la fiducia reciproca e l’ambizione di creare spazi di confronto sempre più ampi tra i magistrati progressisti e, in generale, per tutta la Magistratura.

 

 Verbale dell’Assemblea di AreaDG-Milano del 30 settembre 2022

3 ottobre 2022