Vincere ogni pregiudizio per una vera cultura di genere
Nel 2021 sono state uccise 118 donne (su 295 omicidi registrati in Italia), la maggior parte delle quali per mano di uomini con cui avevano o avevano avuto una relazione intima. Il trend è confermato nel 2022: contiamo ancora una vittima di femminicidio ogni 3 giorni. Dati in crescita vengono registrati anche per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti e atti persecutori.
Anche quest’anno la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ci costringe alla consapevolezza che gli strumenti del diritto sono necessari, ma non sufficienti per garantire adeguata tutela contro le diverse forme di sopruso; per le donne continua a essere troppo difficile denunciare le violenze patite, ricevere ascolto competente e ottenere giustizia senza correre il rischio di esporsi a giudizi impropri e sentirsi a propria volta giudicate.
Il corpo delle donne è, ancora e sempre più, concepito come terreno di conquista da violare, come affermazione di potere e di razzia in caso di necessaria ritirata: uno scenario di guerra che si ripresenta con drammatica continuità in ogni ambiente, in ogni contesto, nelle infinite forme delle relazioni sociali e familiari.
Anche gli strumenti di repressione introdotti a partire dal 2009 si rivelano insufficienti, all’impietosa legge dei numeri, per arginare un fenomeno che si espande, anziché regredire, e sempre più alle violenze fisiche si sommano quelle psicologiche, i messaggi d’odio, la discriminazione sui luoghi di vita e di lavoro, le molestie.
La violenza verso le donne è soprattutto un problema degli uomini ed è l’espressione più cruda e plastica degli stereotipi sociali sui ruoli di genere, stereotipi che vanno superati con la formazione, l’educazione, l’informazione e solo infine con la ferma e competente repressione.
Occorre allora che maturi la piena consapevolezza che ogni forma di violenza contro le donne è in realtà una violazione dei diritti umani, non lede solo il corpo e la psiche di chi ne è bersaglio, ma impoverisce la collettività e mina lo stesso fondamento della dignità di ogni essere umano.
I magistrati di AreaDG continuano a sentire la necessità di impegnarsi attivamente nel contrasto al pregiudizio, garantendo il riconoscimento dei diritti delle donne e offrendo una risposta alla domanda di giustizia attenta ad evitare stereotipi culturali e impegnata nel contrasto ad ogni forma di violenza basata sul genere.
25 novembre 2022