L’Italia ha perduto una figura unica: intrepida, nobile e visionaria. Ne cogliamo l’idea di politica alta e coraggiosa, che egli ha testimoniato con le proprie azioni. Ciò, nel dolore per la sua perdita, rimane ragione di speranza per il futuro
La posizione dissonante del gruppo di MI in Consiglio mette a repentaglio i risultati dello sforzo profuso dalla magistratura tutta, unitamente alla dottrina, per segnalare i rischi di un intervento pericoloso per la sopravvivenza di migliaia di processi
La fiducia parlamentare posta su un testo ben diverso da quello della Commissione ministeriale e il contestuale rinvio del parere del CSM prefigurano un dibattito privo di essenziali contributi istituzionali e professionali
Quanto avvenne nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto fu il frutto della gestione dell’ordine pubblico improntata alla repressione delle libertà civili, che ha creato un’odiosa frattura nel rapporto tra Stato e cittadini ancora non compiutamente ricomposta
Il gruppo consiliare di AreaDG chiede un confronto urgente tra CSM e Ministero dopo le disfunzioni del Processo Civile Telematico che continuano a creare disfunzioni al lavoro dei magistrati e al servizio giustizia
Nel progetto governativo di riforma una novità che, numeri alla mano, sarebbe esiziale per la sorte della gran parte dei processi davanti alle Corti. Ecco il commento del Coordinamento di Area Democratica per la Giustizia
I tragici eventi del G8 di vent’anni fa restano attuali: l’Italia non adempie a obblighi di fonte europea, mentre la violenza nelle strutture di detenzione è cronaca di questi giorni. Ma quell’esperienza giudiziaria ammonisce sui rischi insiti nella separazione delle carriere dei magistrati
Il d.l. 80/2021 istituzionalizza l’esperienza dei ricercatori EASO nell’ufficio del processo per le sezioni di tribunale addette alla protezione internazionale. È un passo importante, ma non può essere l’unico. Occorrono ora norme e misure organizzative che affrontino i carichi di questa materia in una logica strutturale, anziché di temporaneità, e non discriminante per i diritti dei richiedenti asilo
Dal carcere di Santa Maria Capua Vetere giungono immagini che mai avremmo voluto vedere. Un’offesa alla democrazia e alla libertà sulla quale è necessario riflettere
Il reclutamento di nuovi magistrati non può più essere rinviato, ma la serietà del concorso deve essere garantita perché la professionalità è la sola fonte di legittimazione del potere giudiziario
Dichiarazioni che fanno tornare alla mente le sprezzanti parole sui “giudici ragazzini”, sviliscono la professionalità e competenza di tanti giovani magistrati, anticipano il contenuto di una motivazione ancora da scrivere
Un tentativo di riscrivere la storia giudiziaria del Paese che confligge con l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, sancite dalla Costituzione a tutela della collettività
Certi di poter contare ancora sul suo prezioso contributo, ringraziamo Luca Minniti per lo spirito di servizio con cui ha accettato la candidatura e per i contenuti che ha saputo condividere nel corso della campagna elettorale
La scelta di far svolgere il concorso pur in presenza di gravi difficoltà organizzative è apprezzabile e opportuna, ma le modalità prescelte meriterebbero di essere riviste
Gli esiti del seminario on line dal titolo “Giustizia civile, pandemia e riforme – Pensare a lungo termine” : una preziosa occasione di riflessione, confronto ed elaborazione collettiva sulla riforma della giustizia civile e sulle opportunità offerte dal PNRR
Pubblichiamo l’intervento di Giuseppe Cascini che riassume la posizione del gruppo consiliare sulla possibilità per i magistrati di partecipare all’attività politica
Una narrazione capziosa e strumentalmente orientata, intrisa di clamorose falsità, mezze verità e reticenze, che persegue interessi privati e, spargendo discredito, delegittima l’intero corpo giudiziario
In un luogo in cui il distanziamento non è possibile, la vaccinazione è indispensabile. 150.000 dosi sarebbero sufficienti a tutelare il personale e i detenuti, soggetti verso i quali lo Stato ha un preciso obbligo di garanzia
Ogni aggiornamento degli applicativi PCT è fonte di disagi, ogni malfunzionamento determina un blocco dell’attività giudiziaria: carenze organizzative sulle quali il ministero deve intervenire con urgenza
Mentre si banalizza il contenuto di provvedimenti giurisdizionali in materia di immigrazione adottati dal Tribunale di Milano, l’operato di un giudice di quel Tribunale viene fatto oggetto di interrogazione parlamentare e si avanzano riserve sulla libertà dei magistrati di manifestare il proprio pensiero
Luca Poniz, il più votato fra gli eletti, ha fatto un passo indietro per consentire la formazione di una giunta. È nostro compito onorare questa scelta, attraverso la presidenza di Giuseppe Santalucia, proseguendo sulla via tracciata dalla giunta uscente
Pregiudiziali chiusure, veti espliciti e ingiustificabili, un’ostilità malcelata nei confronti del nostro gruppo, che pure ha responsabilmente rinunciato ad avanzare candidature, lasciano ancora la ANM senza un Presidente e senza una Giunta
Come magistrati siamo consapevoli della difficoltà di applicare e interpretare la legge, ma siamo persuasi che la povertà, il disagio sociale e la precarietà esistenziale debbano essere combattuti “rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale” che li hanno creati
Tutte le istituzioni dello Stato, e la magistratura con esse, devono avviare una riflessione sull’efficacia di interventi che, da eccezionali e temporanei, si sono protratti nel tempo oltre ogni ragionevole previsione senza risolvere i problemi per i quali erano stati concepiti
Abbiamo aderito alla richiesta, da altri formulata, nella consapevolezza che le gravi difficoltà in cui versano la magistratura e l’ANM, richiedono una assunzione condivisa di responsabilità
Mettiamo a disposizione il nostro impegno e il nostro entusiasmo per una fase costituente e per una gestione condivisa che, sulla base di un programma unitario, consenta all’Associazione di operare con autorevolezza ed efficacia
Nel processo penale si privilegia la trattazione in presenza: una scelta irrazionale, adottata senza coinvolgere l’ANM, che, incredibilmente, recepisce il contenuto di intese raggiunte tra un ristretto gruppo di procuratori e le camere penali
Luca Poniz, presidente uscente, è fra tutti gli eletti il più votato: un riconoscimento al lavoro svolto in questo travagliato quadriennio da lui e da tutti i nostri rappresentanti in CDC
Abbiamo fatto sindacato conservando all’ANM l’autorevolezza di un’associazione portatrice di valori ideali e di sensibilità istituzionale, nella piena trasparenza e correttezza delle relazioni, con il dovuto distacco nei rapporti con ogni interlocutore
Tra i compiti del CDC che tra poco sarà eletto quello di superare la logica aziendalistica oggi dominante e rilanciare una giustizia attenta alla qualità delle decisioni
All’esame del Consiglio due questioni distinte, ma entrambe inedite e complesse, che devono essere risolte sul piano tecnico normativo senza personalismi o logiche di schieramento
I campi dove vengono ospitati i migranti che giungono in Europa non possono essere luoghi di sospensione dei diritti, di sopraffazione violenta di matrice razzista, di cattiva amministrazione burocratica
Il sacrificio di Ebru Timtik, consumatosi in Turchia, chiama i giuristi alla mobilitazione: il processo non può essere usato dal potere per soffocare diritti e libertà
Alle positive innovazioni in materia di ordinamento giudiziario si affiancano discutibili previsioni riguardanti l’elezione dei componenti togati e il funzionamento del CSM
L’equa rappresentanza di genere non è garantita. Resta il sorteggio, svilente e di incerta costituzionalità. La preferenza multipla favorisce il “correntismo”: quattro le preferenze, come quattro sono oggi le correnti
Una questione che deve trovare nella nuova legge elettorale una soluzione equilibrata e soddisfacente per dare risposta a una domanda di democrazia e di eguaglianza e alla richiesta del riconoscimento di una pari dignità
Con una battuta si potrebbe dire che, nel momento in cui si scrive una legge elettorale che attiene alla possibilità di essere eletti al CSM, ci si deve chiedere: la nuova legge elettorale aiuterà il magistrato ad essere imparziale?
Si deve guardare con favore a una riforma del sistema elettorale del CSM ispirata al modello uninominale proporzionale. Si avverte il bisogno di un sistema di responsabilizzazione della componente togata che può essere realizzato solo restituendo forza ai corpi intermedi e, quindi, all’associazionismo e alle sue articolazioni
La riforma del sistema elettorale è necessaria, ma non basta. Sistemi come quello del single transferable vote che coniugano i vantaggi di una rappresentanza proporzionale con quelli della scelta delle persone sono da guardare con favore, ma per uscire dalla crisi i magistrati devono sviluppare una corretta rappresentazione della propria funzione. Alla base delle degenerazioni, infatti, vi sono due modelli negativi: quello di chi colloca troppo in basso la propria funzione, considerandola un “mestiere” qualunque, e alimenta il carrierismo; quello di chi colloca troppo in alto la propria funzione e, alimentando il senso di onnipotenza, inocula il virus dell’autoreferenzialità
La proposta formulata all’inizio del 2020 dal Ministro Bonafede, il sistema proporzionale a liste contrapposte, il doppio turno. Vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni
Un’analisi comparativa il cui obiettivo è valutare quale, tra le formule proposte, possa essere più rispettosa delle fondamentali priorità indicate dalla politica e dalla magistratura associata, che ne è il più diretto interlocutore in questa materia
La “politica” e il “potere” non sono affatto la stessa cosa. È per questo che un buon sistema elettorale dovrebbe contribuire a favorire la selezione di personalità dotate di individuali qualità di autonomia e indipendenza che evitino o riducano il minimo il rischio che l’assunzione di decisioni delicate come quelle che hanno ad oggetto la carriera dei magistrati diventi puro e semplice esercizio di potere
L’obbligo di comunicazione ai titolari dell’azione disciplinare e il relativo illecito esistono già. Discutendo su una proposta inutile, si rimanda all’opinione pubblica l’immagine distorta di una magistratura superficiale e disattenta
Attacchi dei quali è vittima il corpo sano della magistratura che ha sempre rifiutato logiche e pratiche clientelari e, per responsabilità di pochi, vede messi a rischio i valori istituzionali e sociali dell’autonomia e dell’indipendenza
Per reagire all’oscena idea che un consigliere debba portare risultati ai territori che lo hanno eletto e abolire l’insopportabile distinzione tra i “nostri e i “loro”, ancor più insopportabile se presuppone che i “nostri” siano i “migliori”
Per fare i conti col malcostume che emerge dalle intercettazioni pubblicate in questi giorni salvaguardando l’istituzione e tutti i magistrati seri, l’Associazione ha bisogno di parole forti e chiare. Se qualche componente della giunta non è in grado di pronunciarle, AreaDG non può farne parte
C’è ancora molto lavoro da fare e siamo consapevoli di non aver fatto abbastanza, ma prendiamo fieramente le distanze dalle vicende dell’Hotel Champagne che in nessun modo ci hanno coinvolto
Non rivendichiamo alcuna superiorità morale, ma non siamo disposti a tollerare operazioni mediatiche preordinate a confondere le responsabilità per giungere ad una generale assoluzione
Come magistrati, sentiamo il dovere di dire che il diritto di essere liberi dal bisogno è precondizione del concreto esercizio di tutti gli altri diritti costituzionali e di questa libertà gran parte degli esseri umani ancora non gode
Preservare l’esercizio della giurisdizione nei luoghi ad essa deputati è importante, ma per farlo occorre limitare l’accesso in ufficio ai casi di stretta necessità e assicurare misure di sicurezza adeguate
Nessuna strategia per la gestione dell’emergenza sanitaria nel settore Giustizia: la norma che consentiva il processo da remoto è abrogata con decreto legge poche ore dopo l'approvazione
di Marcello Basilico Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Genova
La coincidenza di questo 1° maggio coi 50 anni dello Statuto dei lavoratori induce a suggestioni e a qualche piccola speranza. Se è vero che nelle proprie radici una comunità si consolida, la ricostruzione che ci attende non può che passare da modelli come quello dello Statuto, grazie al quale dignità e solidarietà sono entrati nei luoghi di lavoro
Una decisione importante, da noi fortemente auspicata, che considera la formazione teorico-pratica dei magistrati in tirocinio espressione di un interesse collettivo di rilievo primario e le riconosce un ruolo fondamentale nella legittimazione all’esercizio delle funzioni giudiziarie
Processo da remoto e indagini a distanza sono necessari in questa fase, bene ha fatto il Parlamento a consentirli in sede di conversione del DL “cura Italia”
Per non rischiare che i giovani magistrati prendano le funzioni in assenza di adeguata formazione è necessario prorogare la durata dei tirocini in corso. Si può farlo subito: in sede di conversione del DL n. 18/2020
È indispensabile che il Ministero organizzi da subito la possibilità di lavoro a distanza per il personale della giustizia. In mancanza di iniziative in tal senso sarà vanificato, nei fatti, ogni tentativo di garantire adeguata operatività al sistema giudiziario
Solidarietà e vicinanza ai colleghi milanesi. Troppo spesso, la giurisdizione è amministrata in luoghi non sicuri per chi vi lavora e per chi li frequenta
L’emergenza sanitaria ha sospeso l’attività giudiziaria ordinaria e, con essa, la formazione dei magistrati in tirocinio. Occorre una soluzione normativa che proroghi la presa di possesso per un periodo corrispondente alla sospensione
Il DL “Cura Italia” non risolve l’emergenza sanitaria nelle carceri. Sono urgenti misure più adeguate e coraggiose. Abbattere il sovraffollamento è un obiettivo prioritario: a tutela dei detenuti, degli operatori carcerari e dell’intera collettività
Per ripristinare la legalità non bastano gli interventi repressivi, è anche necessario ridurre il sovraffollamento consentendo a chi ne ha diritto di accedere subito alle misure alternative
Condivise le nostre preoccupazioni. La previsione di termini rigidi per ogni fase processuale è irragionevole; la previsione di sanzioni disciplinari ha carattere persecutorio
Proseguiamo nella mobilitazione già avviata promuovendo assemblee aperte per discutere della riforma Buonafede ed esprimiamo pieno sostegno all’ANM che, ormai da mesi, ne denuncia la strumentalità nel silenzio della sedicente “magistratura moderata”
I processi non durano tanto perché sono lunghi, ma perché sono troppi. I problemi della giustizia devono essere affrontati con serietà. Le operazioni di propaganda non servono
Per non dimenticare che l’ingiustizia può essere imposta attraverso norme che legittimano il sopruso. Per celebrare col ricordo la lotta contro ogni discriminazione
Invitiamo l’ANM e l’intera magistratura a mobilitarsi per contrastare iniziative di riforma che trasferiscano sui magistrati la responsabilità, inesigibile, di garantire tempi processuali oggi inattuabili
Servono risorse e riforme strutturali: più responsabilizzazione della politica, quindi, non della magistratura al cui impegno si deve la residua funzionalità della giustizia penale
Promuovere il rispetto della dignità delle donne è un dovere per chi conduce un evento come il Festival di Sanremo. Chi svilisce le donne rende fertile il terreno su cui matura la violenza di genere
Perché è centrale adesso, al di là di ogni polemica, tutelare il corretto svolgimento di un procedimento delicatissimo che ha appena preso le mosse con l’arresto di più di trecentotrenta persone
Sono offensive e non servono: i tempi del processo si accorciano riducendo i reati, semplificando i riti, aumentando le risorse, non certo stravolgendo i principi
Un risultato che riconosce l’elevato valore personale e professionale della collega del quale siamo grati a lei e ai tantissimi magistrati che l’hanno votata
Votare una donna alle elezioni suppletive dell’8 e 9 dicembre per ridurre lo squilibrio della rappresentanza femminile. Anche per questa via si può restituire all’istituzione consiliare credibilità e autorevolezza
L’atteggiamento di sfavore che emerge tra i Consiglieri laici rispetto a tali legittimi passaggi è preoccupante. Ribadiamo la nostra contrarietà ad ogni iniziativa anche solo surrettiziamente finalizzata a separare le carriere di giudici e pubblici ministeri
Esprimiamo ferma contrarietà ad una proposta di riforma che persegue finalità non chiare e lascia sullo sfondo problemi concreti di cui il legislatore dovrebbe farsi preliminarmente carico
I gruppi che hanno scelto di non seguire le indicazioni date dall’ANM e non hanno favorito la presentazione di più candidature hanno ottenuto un risultato vistoso, ma nei numeri complessivi fortunatamente minoritario. Constatiamo che la nostra scelta, coerente e innovativa, è stata premiata dai tanti voti ottenuti dai candidati che pubblicamente si sono riconosciuti nei valori di AreaDG
Bruno Giangiacomo valuti se subentrare nel CSM al posto del dimissionario Criscuoli. Attendiamo le sue decisioni, certi che saranno adottate nell’esclusivo interesse dell’istituzione consiliare
La non appartenenza non è un valore, le correnti non sono mafia. L’associazionismo giudiziario deve tornare ad essere il luogo dell’elaborazione e del confronto. Per questo abbiamo promosso il cambiamento: grazie alla nostra iniziativa gli elettori hanno ampia libertà di scelta; solo in AreaDG non ci sono candidati “nominati”
Chiediamo ai candidati quali iniziative intendano promuovere sui temi della maternità, della genitorialità e della equilibrata rappresentanza di genere nella magistratura e nel CSM
Il decreto sicurezza bis criminalizza comportamenti eticamente doverosi, non fornisce riposte concrete alle reali emergenze in materia di ordine e sicurezza, non rende più efficiente l’amministrazione della Giustizia
Chiediamo un confronto e riforme condivise: il Paese ha bisogno di un sistema giudiziario moderno ed efficiente non di una Magistratura depotenziata e intimidita
Ancora una volta il CSM interpreta restrittivamente la legge Severino. Votano contro i soli consiglieri di AreaDG e il consigliere laico Michele Cerabona
Le libertà si perdono a poco a poco, quasi senza accorgersene: a Firenze, per la prima volta, un provvedimento prefettizio vieta a determinate categorie di persone di stazionare in alcune aree urbane
Col solo voto contrario dei consiglieri di AreaDG e di A&I, il CSM autorizza un fuori ruolo ultra decennale e apre una falla nell’argine opportunamente posto dalla legge Severino al succedersi di tali incarichi
Prosegue l’impegno di AreaDG, nel rinnovato auspicio di un’efficace azione unitaria a difesa della Magistratura e dei suoi compiti di presidio e tutela dei diritti dei cittadini
Una riforma che può aggravare l'inefficienza della giustizia e i cui effetti, come opportunamente richiesto dalla componente di AreaDG nel CSM, devono essere monitorati
Il modello di famiglia e di società disegnato dalla nostra Costituzione è inclusivo e fa della diversità una ricchezza. È grave che Ministri della Repubblica partecipino ad un congresso che promuove progetti incompatibili con questi principi
Il disegno di legge costituzionale in materia di Giustizia rende più forte l’esecutivo e stravolge la Costituzione alterando il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato
La proposta di riforma stravolge la gerarchia di valori delineata dalla Costituzione. Passa l’idea che lo Stato non sia in grado di garantire la sicurezza e perciò si debba consentire alle persone di farsi giustizia da sé
Basta con timidezze e silenzi, occorre un richiamo unitario e costante al doveroso rispetto delle prerogative della magistratura e dei principi della democrazia costituzionale
Preannunciando che farà visita in carcere a due condannati per tentato omicidio, il Ministro dell'interno solidarizza con gli autori di un grave delitto per i quali neppure i difensori avevano invocato la legittima difesa e lancia un invito implicito a farsi giustizia da soli
Il Garante delle persone private della libertà è stato vittima di un violento attacco via social dopo la pubblicazione del Rapporto sul regime detentivo del 41bis
La spettacolarizzazione dell’arrivo in Italia del condannato Battisti contrasta con le regole che il nostro ordinamento si è dato; ma è solo rispettando queste regole e garantendo i diritti della persona che lo Stato afferma la propria superiorità
Ancora una volta esponenti del Governo, in luogo di difendere l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati nel concreto esercizio della funzione, alimentano un clima di odio che delegittima la magistratura e danneggia la democrazia e lo stato di diritto
La strada del ricorso alla Corte costituzionale è quella giusta: le interviste di Cristina Ornano, Giuseppe Cascini e Alcide Maritati all’AdnKronos in merito alla polemica tra alcuni sindaci e il ministro dell’Interno
È inaccettabile che si strumentalizzi l’attività giudiziaria per finalità politiche delegittimando le decisioni giudiziarie e ponendo a rischio l’incolumità dei magistrati
Preoccupa il preannunciato dimezzamento dei fondi ad una emittente che fornisce un servizio pubblico fondamentale e una informazione libera, trasparente e capillare
Il Ministro dell’interno mette a rischio l’efficacia delle indagini e reagisce con parole scomposte alla critica sobria e doverosa del Procuratore di Torino
Le migrazioni non sono una emergenza, ma un fenomeno globale cui si deve rispondere a livello internazionale. Spingere i migranti nell’emarginazione attenua, forse, l’insicurezza percepita, ma conduce all’illegalità e aggrava l’insicurezza reale
Per rispondere ad un’emergenza che continua non serve introdurre nuovi reati o aumentare le pene, ma coinvolgere tutti i soggetti istituzionali, lavorare su un nuovo sistema di misure di sicurezza, monitorare le condotte successive, avviare percorsi terapeutico-riabilitativi
La ragionevole durata del processo include anche completezza e correttezza dell'accertamento; una prescrizione concepita in modo troppo drastico crea le condizioni per rendere il processo meno ragionevole nella sua durata e soprattutto meno giusto, favorendo comportamenti dilatori. Occorre per questo trovare un punto di equilibrio
Un progetto di riforma inutile, dannoso per l’efficienza della giustizia, contrastante con l’obiettivo della deflazione che Governo e Parlamento affermano di voler perseguire
Il Senato ha approvato, senza alcuna preventiva interlocuzione con Magistratura, Avvocatura e mondo accademico, una modifica dell’art.416-ter cp che rischia di avere effetti opposti a quelli auspicati
Una politica che limita e penalizza l’integrazione e l’inclusione sociale rischia di marginalizzare e clandestinizzare i migranti e mette in pericolo la sicurezza che invece afferma di voler perseguire
È in atto un tentativo ormai esplicito di criminalizzare il diverso sfruttando gli strumenti della legge che, sempre più, si distanzia dalla Giustizia. Alla ricerca del consenso si scaricano le tensioni sociali sulle spalle e sulle vite dei più deboli
Una proposta di riforma che si concentra sui diritti dei genitori più che su quelli dei figli minori, che favorisce il coniuge economicamente più forte, che non agevola la soluzione dei conflitti e rischia anzi di esasperarli
Apprezziamo la scelta di voto compiuta dai Consiglieri espressi da AreaDG nell'elezione del Vice Presidente del CSM. Giudichiamo inappropriati ed allarmanti i commenti del Ministro della Giustizia e del Vicepremier sulla diversa scelta compiuta dalla maggioranza consiliare
di Donatella Salari Componente del Coordinamento Nazionale di AreaDG
Protezione internazionale: nella proposta che il Ministro dell'interno sta per presentare al Consiglio dei Ministri si preannuncia la desertificazione di principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale. Ma il compito della giurisdizione resta quello di tutelare i diritti inviolabili, che la Costituzione “riconosce e garantisce” e non “concede”
Cristina Ornano a "il Dubbio": rivendichiamo il diritto e il dovere dei magistrati di partecipare al dibattito pubblico ma non agiamo come contraddittori politici
L’ANM è una associazione pluralista e unitaria la cui forza e autorevolezza risiedono nella capacità di trovare una sintesi tra le diverse sensibilità politico culturali della Magistratura. È antistorico affermare che l'ANM non debba prendere parte al dibattito pubblico
L’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge impone l’obbligatorietà dell’azione penale. È compito della ANM e di tutti i gruppi che si riconoscono in essa intervenire a tutela di tali principi fondamentali
Apprezziamo la richiesta unitaria dei capigruppo togati a tutela delle Autorità Giudiziarie chiamate ad occuparsi di una così complessa e delicata vicenda
La sesta Procura d'Italia dovrà trasferirsi in locali sottodimensionati. In assenza di soluzioni adeguate, la funzionalità dell' ufficio e l'efficacia delle indagini rischiano di essere compromesse
L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e di reciproca disponibilità all’ascolto e al dialogo. Tra i molti temi trattati, la preoccupazione per una deriva culturale che spinge verso l’odio razziale e la violenza e, alimentando il senso di insicurezza, imbarbarisce le relazioni sociali favorendo il degrado etico
La propaganda di idee fondate sull’odio razziale è un delitto, la finalità di discriminazione o di odio razziale un’aggravante. Bene ha fatto la Procura di Torino ad apprestare strumenti organizzativi per la repressione di fatti di violenza sempre più gravi e frequenti
Solo dopo una nota di protesta del Coordinamento Nazionale, la segreteria del Ministro della Giustizia ha contattato la Segretaria di AreaDG Cristina Ornano manifestando rincrescimento per la mancata convocazione e concordando un incontro per Giovedì 2 agosto 2018
Creando una inammissibile confusione tra ruolo politico e ruolo istituzionale, il sottosegretario alla Giustizia porta un indebito attacco all’associazionismo giudiziario e al pluralismo
Proponiamo un patto comune che porti al recupero di una pienezza di rappresentatività del Consiglio Superiore nel quale tutti i magistrati si devono poter riconoscere e al quale tutti i magistrati devono poter guardare con fiducia ed orgoglio
Dopo i primi soccorsi in acque internazionali ed il trasferimento dei naufraghi sulla Nave Aquarius, il Governo ha negato un porto di sbarco in Italia a 650 migranti, tra cui numerosi minorenni, bambini, donne in stato di gravidanza.
Vi è grande preoccupazione per la loro sorte.
Esprimiamo un forte richiamo alla Costituzione, agli obblighi internazionali, alla CEDU e alle norme giuridiche e morali che l’Italia dovrebbe rispettare in tema di accoglienza.
Confidiamo che ai proclami segua una seria analisi dei problemi e che le scelte concrete dell'esecutivo si muovano davvero nella direzione di una giustizia più rapida ed efficiente
Il comune di Bari ha sospeso l’agibilità del palazzo che ospita il tribunale penale e la procura della Repubblica di Bari. Un pezzo dello Stato viene abbandonato al degrado nel silenzio della politica
Nessun gruppo della magistratura associata può avere la presunzione di dichiarasi estraneo agli errori che sono stati compiuti, il cui riconoscimento è la premessa ineludibile di un reale cambiamento
Il documento approvato dalla settima commissione fornisce una soluzione equilibrata a molti dei problemi sollevati dopo la modifica delle norme che disciplinano i rapporti tra Procuratori Generali e Procuratori della Repubblica
Non possiamo non prendere le distanze dalle dichiarazioni del dott. Mirenda secondo il quale “il Csm è una minaccia” per i magistrati perché vi siedono soggetti “faziosi che promuovono i sodali e abbattono i nemici utilizzando metodi mafiosi”
AreaDG apre un confronto tra i magistrati per definire un programma di proposte per la revisione del testo unico sulla dirigenza e dell’accesso in Cassazione
Ribadiamo il nostro convinto sostegno alla Ges, nell'auspicio che prosegua una azione efficace a tutela della magistratura e dei suoi compiti di tutela dei cittadini
Il CSM ha espresso parere favorevole sulla riforma con il solo voto contrario del componente eletto da A&I; non così il CDC dell’ANM che ha approvato un documento al ribasso, viziato da una pregiudiziale ostilità alla riforma e condizionato dalle imminenti scadenze elettorali
Auspichiamo fortemente l’approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario. Una riforma da tempo attesa che valorizza le misure alternative , rende più umana la detenzione, mira a dare più concreta attuazione ai principi costituzionali
Con una nota firmata dal segretario generale del CSM e – a quanto si apprende – non conforme ad alcun deliberato della competente commissione consiliare, è stato chiesto a tutti i magistrati entrati in servizio nell'ultimo decennio di rispondere ad un questionario sulle modalità seguite per la preparazione del concorso. Vigileremo affinché la privacy dei magistrati sia rispettata com'è doveroso che sia per ogni cittadino
La proposta dei vertici della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti rischia di distorcere il sistema giurisdizionale tracciato dalla Costituzione e di scardinare il principio che vede nella giurisdizione ordinaria il giudice naturale della tutela dei diritti
Con un intervento gravemente censurabile nel metodo e nel merito, il legislatore consente ai componenti togati del Csm di assumere incarichi dirigenziali o incarichi fuori ruolo appena cessati dall’incarico: non se ne sentiva il bisogno
L’assemblea generale tenutasi a Roma Sabato 2 dicembre ha deliberato all'unanimità lo svolgimento delle consultazioni "primarie" per la selezione dei candidati di AreaDG alle prossime elezioni del Consiglio Superiore della Magistratura
Si rivelano prive di fondamento le notizie allarmistiche che parlavano di “svolte dirigiste” e “derive autoritarie”. Il testo non risolve i molti snodi critici determinati dalla gerarchizzazione voluta dalla riforma ordinamentale del 2006, ma mira a contenerne gli effetti a tutela dell’indipendenza interna dei pubblici ministeri
I dati sui passaggi di funzioni da giudicante a requirente e viceversa denunciano una situazione di sostanziale divaricazione dei percorsi professionali di giudici e pubblici ministeri nella direzione di una sostanziale separazione delle carriere.
In direzione ostinata e contraria, AreaDG propone un'inversione di rotta: il ripensamento di un assetto ordinamentale che impedisce la condivisione di un percorso di crescita professionale completo, articolato, animato da un comune sentire; una valorizzazione del mutamento di funzioni come strumento per una vera e progressiva formazione comune.
Vi invitiamo a leggere
Nell’attesa di conoscerne il contenuto ed aprire su di esso il dibattito, AreaDG ribadisce il proprio impegno a tutela del Pubblico Ministero, della sua indipendenza interna e della sua appartenenza alla cultura della giurisdizione
Chiediamo che l'Esecutivo elimini il divieto di riproduzione integrale delle conversazioni intercettate ed apra un confronto con ANM e Avvocatura per giungere ad un testo che contemperi i diversi principi ed interessi
Il Parlamento italiano non sprechi questa occasione per assicurare dignità, legalità e sicurezza ai minori italiani senza cittadinanza che altrimenti sarebbero privati dei diritti fondamentali, quali il diritto alla salute, allo studio, alla libera circolazione, ed alla stessa autodeterminazione in fondamentali scelte di vita
Area Democratica per la Giustizia rivendica con forza il diritto dei magistrati a partecipare, come singoli e come gruppi al dibattito pubblico e ad intervenire su ogni questione che riguardi la giurisdizione ed i diritti
Le premesse e le promesse della legge delega sono andate in larga parte deluse: il quadro che esce dal Decreto legislativo 13 luglio 2017, n.116 approvato dal Consiglio dei Ministri e ora pubblicato è deludente, per molti versi allarmante
Il 15 luglio 2017, a seguito del passaggio di consegne da parte del Coordinamento uscente, si è insediato il nuovo Coordinamento nazionale di AreaDG, che ha eletto all’unanimità Segretario generale Maria Cristina Ornano.
Il Coordinamento nazionale di AreaDG ringrazia i componenti del Coordinamento uscente per il grandissimo e proficuo impegno profuso a favore del gruppo e per gli importanti risultati raggiunti.
Ci aggiungiamo a quanti chiedono al Parlamento di non approvare la legge sulla tortura nel testo attualmente in discussione. Dopo tanti anni di attesa, l'Italia avrebbe una legge distante dalle convenzioni internazionali e sarebbe inadempiente alle indicazioni della Corte Europea dei diritti dell’uomo
È necessaria ed urgente una riflessione sui criteri che devono guidare l’azione e le scelte discrezionali del Csm in materia di nomine. Auspichiamo l’adozione di criteri selettivi trasparenti e verificabili. Può essere utile a tal fine: ripensare l’opportunità di reintrodurre fasce di anzianità, volte a valorizzare la durata della concreta esperienza giudiziaria e l’efficacia dei risultati raggiunti nel corso della stessa, come affidabili indici di maturità professionale e capacità organizzativa; attribuire rilevanza alla specializzazione rispetto alla funzione da svolgere
Condividiamo l’iniziativa della sesta commissione del CSM che propone di chiedere al Ministro della Giustizia di modificare il comma 5 dell'art. 18 del D.Lgs. 177/2016 ma ci preoccupano i contenuti ed i toni delle critiche espresse dal Capo della Polizia a questa iniziativa
A dieci anni dall’entrata in vigore del D.L.vo n. 106/2006 è necessario fare il punto sulla riorganizzazione dell’ufficio del pubblico ministero definita nel nuovo Ordinamento Giudiziario