COMUNICATO

Il Tribunale nella tendopoli.
Oggi Bari, domani chissà

AreaDG chiede alla ANM una mobilitazione nazionale: la Giustizia richiede risorse

La drammatica situazione degli uffici giudiziari penali di Bari, trasferiti da qualche giorno all’interno di alcune tensostrutture a seguito della inagibilità dei locali che li ospitavano, costituisce la punta dell’iceberg della situazione di gravissimo degrado e abbandono in cui versa l’edilizia giudiziaria nel nostro Paese.

Da anni, infatti, la ANM ha denunciato, inascoltata, la situazione di grave insicurezza in cui versano gli uffici giudiziari italiani, tale da esporre a rischio l’incolumità di chi quotidianamente vi lavora e delle migliaia di persone che tutti i giorni li frequentano.

E da anni i magistrati hanno domandato un piano per l’edilizia giudiziaria e la messa in sicurezza dei palazzi di giustizia e degli uffici giudiziari, senza risultato.

E, parimenti, hanno denunciato le aggressioni, anche fisiche, subite da magistrati, personale amministrativo e avvocati, talvolta con esiti tragici, rese possibili anche dalle carenze nella sicurezza dei palazzi di giustizia.

La situazione di Bari deve rappresentare un forte monito per l’adozione di politiche che assicurino massima attenzione e priorità allo stato di sicurezza e funzionalità di tutti gli uffici giudiziari da troppi anni trascurati, in molti casi in stato di quasi abbandono.

Constatiamo che nei giorni scorsi la GEC dell’ANM e tutti i gruppi sono intervenuti a denunciare la gravità e insostenibilità della situazione e la improcrastinabilità di urgenti e risolutive azioni a tutela della sicurezza sul lavoro e della pubblica incolumità.

Occorre ora rendere il più incisiva possibile la nostra protesta, accompagnando alle iniziative già annunciate dalla GEC, altre iniziative, da svolgersi congiuntamente con il personale amministrativo e l’avvocatura, sia attraverso la denuncia da parte delle giunte locali dei problemi della sicurezza e funzionalità delle sedi giudiziarie dei singoli distretti, sia indicendo una mobilitazione nazionale da tenersi nella stessa giornata in tutti i distretti, con iniziative di forte impatto quali conferenze stampa, sospensione delle udienze, manifestazioni davanti ai palazzi di giustizia, in segno di solidarietà con i colleghi di Bari, cui rinnoviamo la nostra vicinanza, e per denunciare pubblicamente tale stato di cose e reclamare un’immediata e capillare verifica della sicurezza degli uffici giudiziari ed un piano straordinario per l’edilizia giudiziaria e la sicurezza nei nostri luoghi di lavoro.

27 maggio 2017