Le nuove disuguaglianze nel lavoro
Corte di Appello - Aula Europa
Spazi per un’azione politica nella magistratura associata
In questa nuova stagione della politica il confronto con la magistratura si gioca su temi tradizionali, prevalentemente legati al processo (vedi le intercettazioni telefoniche) o al diritto penale (la legittima difesa; il delitto di tortura; la pena e la riforma penitenziaria), ma virando anche verso categorie moderne, condensate nell’espressione dei “nuovi diritti”. Dal radar del dibattito sono spariti invece i diritti sociali e, tra questi, il diritto del lavoro.
Può darsi che la sensibilità comune sia ormai narcotizzata dai costanti messaggi dell’ultimo decennio sulle ragioni decisive dell’economia; o forse, più drasticamente, è il segnale che il diritto del lavoro sta finendo ai margini della scienza giuridica, soffocato dagli studi sul mercato del lavoro.
C’è dunque ancora spazio per un’azione della magistratura associata in questo settore? Ha un senso riavviare il confronto sui temi del lavoro e della giustizia sociale per gli operatori di giustizia? Le disuguaglianze crescenti, i bisogni occupazionali insoddisfatti, le risorse processuali inadeguate per tutelare lavoratori e imprese parrebbero orientare ad una risposta positiva, probabilmente articolata sulla base di una realtà e di concezioni diverse da quelle che nel passato hanno visto i giudici del lavoro in prima linea nella difesa dei diritti fondamentali del cittadino.
Tiziana Orrù
Presidente sezione lavoro del Tribunale Roma
Coordinamento di AreaDG Roma
Francesco Monastero
Presidente del Tribunale di Roma
Giuseppe Bronzini
Presidente sezione Lavoro Corte di Cassazione
Andrea Allamprese
Ricercatore di diritto del Lavoro Università di Modena e Reggio Emilia
Giuseppe Cascini, Enzo Morrico, Alberto Piccinini, Rita Sanlorenzo
Marcello Basilico
Giudice del Lavoro del Tribunale di Genova