Caratteristiche
- Suddivisone del territorio in nove collegi: ogni collegio dovrebbe essere composto da un numero prossimo ai 1.000 magistrati;
- in ogni collegio vengono presentate candidature individuali;
- ogni elettore esprime la preferenza per un solo candidato;
- in ognuno dei nove collegi risultano eletti i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti per un totale di 18 eletti;
- i due seggi restanti sono riservati ai due candidati non eletti appartenenti al genere meno rappresentato, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Vantaggi
- L’associazionismo giudiziario continua ad avere un ruolo ma è facilitata l’elezione di candidati indipendenti (non aderenti ad alcuna corrente);
- è sostanzialmente certo che i due candidati eletti nello stesso collegio siano espressione di orientamenti culturali e professionali diversi; inoltre è facilitata la possibilità che gli elettori scelgano il candidato anche in ragione delle funzioni svolte e del genere;
- il meccanismo del ripescaggio induce in ciascun collegio a presentare candidati del genere prevedibilmente meno rappresentato;
- comportamenti opportunistici e accordi tra candidati entro lo stesso collegio non sono incentivati in quanto potenzialmente dannosi;
- i candidati non aderenti ad alcuna componente della magistratura possono coltivare concrete possibilità di elezione;
- il sistema garantisce un’equilibrata distribuzione territoriale degli eletti, ma i collegi sono sufficientemente ampi e tali da evitare le c.d. “clientele territoriali”.
Svantaggi
- Il sistema può rendere difficile garantire una rappresentanza per gruppi associativi minori;
- v’è il rischio di patti di desistenza tra i gruppi associativi che scoraggino la competizione dei candidati indipendenti o di minoranza;
- il correttivo previsto per ottenere una più equa rappresentanza di genere limita la quota di risultato ad un incremento garantito di due seggi.