Caratteristiche
- Innalzamento a 20 del numero dei membri togati eletti al CSM;
- suddivisone del territorio in diversi collegi a seconda della funzione: un collegio unico nazionale per la legittimità (a), un collegio unico nazionale per i P.M. (b) e 3 collegi per i giudicanti (c);
- il collegio a (legittimità) elegge 2 candidati, il collegio b (P.M.) elegge 5 candidati, ciascuno dei tre collegi c (giudicanti) elegge da un minimo di 4 a un massimo di 5 candidati;
- in ogni collegio vengono presentate candidature almeno pari al doppio dei seggi da assegnare;
- ogni elettore esprime una preferenza per il collegio a (legittimità) e da un minimo di tre preferenze a un massimo di preferenze pari al numero dei seggi da assegnare per gli altri due collegi: se sono state presentate candidature di genere diverso, indica almeno una preferenza per un candidato di genere diverso da quello degli altri;
- per il collegio unico di legittimità vengono eletti i 2 candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti mentre, per i restanti collegi, viene determinato il quoziente elettorale (calcolato dividendo il numero delle schede valide per il numero dei seggi in palio aumentato di una unità, con incremento del quoziente così ottenuto di una ulteriore unità, trascurando i decimali) e vengono eletti i candidati i cui voti di prima preferenza raggiungono o superano il quoziente elettorale;
- se residuano seggi si applica un metodo analogo a quello di cui al punto che precede: si verifica se i candidati eventualmente proclamati eletti hanno conseguito voti in eccedenza rispetto al quoziente elettorale; si calcolano tutte le seconde preferenze eventualmente espresse per i candidati proclamati eletti e si distribuisce l’eventuale eccedenza di voti rispetto al quoziente elettorale fra i candidati ancora da eleggere in base alle seconde preferenze dei candidati proclamati eletti, in proporzione (“totale dei voti di prima preferenza conseguiti dai candidati proclamati eletti” : “totale dei voti conseguiti dal candidato ancora da eleggere” = “eccedenza dei voti dei candidati proclamati eletti rispetto al quoziente elettorale”: “quota dei voti da trasferire al candidato ancora da eleggere”); se le seconde preferenze sono espresse a favore di candidati già proclamati eletti, si distribuiscono le eventuali terze preferenze secondo il criterio sopra indicato (e così via); vengono proclamati eletti i candidati che superano il quoziente elettorale.
Vantaggi
- Garantisce che il Consiglio sia rappresentativo del pluralismo di idee che caratterizza la magistratura;
- dà spazio anche ai gruppi minori;
- crea un’ampia platea di candidati;
- dovrebbe stimolare i gruppi associativi ad essere aggregazioni fondate su ideali e non su interessi e, di conseguenza, a tornare luoghi di elaborazione di proposte e diversi indirizzi culturali sui temi della giustizia;
- il numero di candidati ed eletti dovrebbe favorire, nei fatti, la parità di genere.
Svantaggi
- Affida la selezione delle candidature agli apparati dei gruppi associativi;
- coloro che non sono legati ad alcuna corrente non hanno alcuna possibilità di essere eletti;
- la preferenza multipla potrebbe determinare accordi e “scambi di voti” tra candidati e tra gruppi;
- vi è una singolare differenza di dimensione tra i collegi che eleggono i giudici e quelli che eleggono i pubblici ministeri;
- non sono previsti specifici correttivi in relazione alla parità di genere.