COMUNICATO AreaCSM

Il caso Battisti

“Non vi è libertà ogni qual volta che le leggi permettono che in alcuni eventi l’uomo cessi di essere persona e diventi una cosa” (Cesare Beccaria)

Quanto accaduto lunedì all’aeroporto di Ciampino in occasione dell’arrivo del detenuto Battisti, condannato per gravi reati e finalmente assicurato alla Giustizia dopo quasi 40 anni di latitanza, ci ha profondamente colpito perché lo riteniamo estraneo alla nostra cultura giuridica e al senso di giustizia di uno stato di diritto.
Lo Stato e le sue regole avevano già vinto e dimostrato la loro forza senza che fosse necessaria la gratuita e compiaciuta esibizione della “cattura” del latitante: altro è infatti esprimere legittima soddisfazione per la conclusione della lunga latitanza di un cittadino raggiunto da plurime sentenze definitive di condanna per gravissimi fatti di sangue, altro è esibire pubblicamente il detenuto e tutte le fasi del suo arresto, e farne addirittura un video per migliorarne la diffusione: chiunque sia il detenuto e qualunque sia la sua colpa, questi ha diritto che lo Stato ne rispetti quella dignità che l’art.3 della Costituzione garantisce ad ogni persona; e questo infatti impongono le regole dell’Ordinamento penitenziario che disciplinano le attività di accompagnamento dei soggetti detenuti o comunque sottoposti a restrizione della liberta personale.

Nel ricordare che abbiamo giurato fedeltà alla Costituzione e alle leggi dello Stato pensiamo che quanto accaduto esprima tristemente un’idea primitiva di “giustizia”, indifferente al rispetto della dignità umana, che costituisce, invece, un approdo della cultura giuridica di questo paese, che conferisce allo Stato e alla sua Legge quella forza e quella legittimazione che hanno permesso sino ad oggi la sconfitta di ogni terrorismo.

Giuseppe Cascini
Alessandra Dal Moro
Mario Suriano
Giovanni Zaccaro

 

16 gennaio 2019