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Un testo unico rivolto a una dirigenza nuova

Votate in commissione due proposte per la nuova circolare sugli incarichi direttivi e semidirettivi. Nei nostri obiettivi vi sono una maggiore prevedibilità delle scelte in materia, la valorizzazione delle esperienze nel lavoro giudiziario, lo smantellamento della carriera parallela per chi sia già dirigente

Oggi la Quinta commissione del CSM ha votato due proposte di riscrittura del testo unico sulla dirigenza giudiziaria.

Come già raccontato nell’ultimo Diario dal Consiglio, noi di AreaDG abbiamo tentato di pervenire a una sintesi tra le due proposte che erano in campo già da diverse settimane: una, sostenuta in commissione da Unicost e da M.D., basata su un sistema di punteggi e una, sostenuta da M.I., che manteneva l’impianto dell’attuale testo unico, irrigidendolo, tuttavia, con la previsione della necessaria prevalenza degli indicatori attitudinali specifici su quelli generici.

Abbiamo offerto al Consiglio una sintesi che raccogliesse la diffusa esigenza di trasparenza e credibilità alle nomine consiliari, perseguendo tale obbiettivo non attraverso il sistema dei punteggi, ma attraverso quello – a nostro avviso più semplice e immediatamente leggibile – di una rigorosa gerarchizzazione degli indicatori previsti dalla riforma Cartabia.

Purtroppo, non è stato possibile raggiungere l’intesa tra tutte le componenti consiliari; la “grammatica” della proposta basata sui punteggi era troppo specifica ed autosufficiente per potere essere miscelata nella sintesi di una proposta unitaria. La Quinta commissione ha quindi presentato sia la proposta basata sui punteggi (votata dai consiglieri Forziati e Miele) sia la proposta nata dal nostro tentativo di sintesi unitaria, votata, oltre che da Maurizio Carbone, dai consiglieri Ernesto Carbone e Paolini (la consigliera Eccher si è astenuta).

Il testo su cui si è realizzata la convergenza in commissione tra noi e M.I. presenta a nostro avviso alcuni profili che valorizzano significativamente gli approdi della riflessione di AreaDG sul tema della dirigenza giudiziaria.

Tale proposta, infatti:

Continuiamo ad augurarci che questa proposta trovi in Plenum un consenso più largo rispetto al perimetro dei gruppi che l’hanno sostenuta in commissione e siamo convinti che, se sarà approvata, potrà costituire un tassello non secondario per il ripensamento complessivo del ruolo della dirigenza giudiziaria e del suo rapporto con il ruolo costituzionale del magistrato.

 

29 ottobre 2024