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Nuovo processo di Perugia
Il CSM sarà parte civile

Nell’udienza preliminare fissata a giorni per il secondo giudizio nei confronti di Luca Palamara il Plenum ha deliberato la costituzione del Consiglio superando la proposta del Comitato di Presidenza

Ribaltando la proposta contraria avanzata dal Comitato di Presidenza, il Plenum ha deliberato oggi la costituzione del CSM come parte civile nell’udienza preliminare del secondo procedimento penale nei confronti di Luca Palamara. Questi è imputato a Perugia di fatti di corruzione nei quali avrebbe conseguito alcune utilità (come l’utilizzo gratuito e prolungato di un motorino, il conferimento della qualità di socio occulto in una società di capitali, il godimento di viaggi di vacanza) in cambio dell’interessamento o d’interventi in procedure amministrative e giudiziarie.

La proposta del Comitato non ci aveva convinto già al momento della sua presentazione, poiché le ragioni giuridiche che vi erano accennate apparivano non condivisibili e in contrasto con quanto evidenziato nei pareri dell’Avvocatura dello Stato e dell’Ufficio studi del Consiglio. Non era sostenibile, in particolare, che il CSM – peraltro indicato come persona offesa nella richiesta di rinvio a giudizio – fosse privo della titolarità di un diritto risarcitorio azionabile in sede penale per il danno all’immagine cagionato dalle condotte in questione. Va tenuto presente che in almeno un episodio Palamara avrebbe messo a disposizione la propria qualità di consigliere superiore per conseguire l’ingiusto profitto.

Queste argomentazioni hanno trovato un largo consenso, espresso infine da una proposta alternativa che è stata approvata in Plenum: 23 i voti a favore, 5 i contrari e 1 astenuto.

Siamo consapevoli che la piena credibilità del Consiglio non verrà recuperata soltanto attraverso iniziative come questa. Occorrerà essere coerenti nell’azione quotidiana sì da rendere comprensibile e trasparente ogni nostra decisione, ricercando anche, dove è possibile, la massima coesione interna. D’altro canto però non sarebbe stato possibile sottrarsi alla responsabilità di rappresentare il CSM nel giudizio di Perugia, a fronte della specificità delle condotte contestate.  

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone,
Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

 

1 marzo 2023