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Colpo di spugna, capitolo ennesimo

Questa volta a beneficiare dell’indulgenza della maggioranza MI-centro destra è stato il dott. Massimo Forciniti, che da ex consigliere ha continuato a occuparsi di nomine e procedure concorsuali cercando di influire insieme con quanti si sono resi protagonisti della serata all’hotel Champagne. Sorprendono le astensioni, decisive, di Fontana, Miele e Mirenda

Vivere intensamente nella dimensione di Luca Palamara e passare indenne ogni vaglio di professionalità.

Il CSM oggi l’ha sancito.

Grazie a 12 voti a favore, da parte dei componenti di MI, laici di centro destra e del consigliere in quota I.V. Ernesto Carbone, infatti, è stata riconosciuta al dottor Massimo Forciniti la sesta valutazione di professionalità per un quadriennio in cui cadevano le conversazioni intercorse con Luca Palamara durante e dopo la loro esperienza al CSM.

La nostra proposta, contraria alla valutazione favorevole, ha raccolto solo 10 voti, da parte dei sei consiglieri di AreaDG, di tre di Unicost e del consigliere Romboli.

Decisive sono risultate pertanto le astensioni, variamente motivate, dei consiglieri Bertolini, Fontana, Forziati, Miele, Mirenda e Papa.

La proposta illustrata da Francesca Abenavoli ha evidenziato l’incompatibilità delle azioni concertate da Forciniti e Palamara - dopo che essi avevano già dismesso i panni di consiglieri superiori - con il prerequisito della indipendenza richiesto per accedere a qualsiasi valutazione positiva: interlocuzioni con chi stava al CSM; sollecitazioni a magistrati di revoche per lasciare il passo ad altri candidati a incarichi direttivi; organizzazione di cene con la partecipazione, tra gli altri, dell’allora sottosegretario e poi deputato Cosimo Ferri per parlare di pratiche di cui si stava discutendo in sede consiliare.

Sono condotte che nulla hanno a che fare con la figura di un magistrato che, per quanto attivo in ambito associativo, osservi con rigore il dovere di non interferire con le scelte consiliari.

Siamo ovviamente rammaricati che la nostra posizione di coerenza nel contrasto a simili degenerazioni non abbia incontrato il sostegno dei consiglieri che in passato si erano schierati sulla stessa linea. Persino chi si è erto per tante volte a fustigatore del malcostume correntizio ha deciso di astenersi

 

6 novembre 2024