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Il colpo di spugna sulla degenerazione etica

Votando la conferma nella funzione di presidente del Tribunale di Brescia di un collega già censurato in sede disciplinare per gli stessi fatti, Magistratura Indipendente, Unità per la Costituzione e i componenti laici eletti dalle forze di centro destra e di I.V. hanno sancito definitivamente il superamento da parte del CSM della rilevanza dei traffici correntizi relativi al conferimento di incarichi direttivi.

Oggi il Plenum ha deciso la conferma di un collega nelle funzioni di presidente del Tribunale di Brescia con 17 voti a favore (tutta MI, tutti i laici di centro destra più di I.V. e tutta Unicost) e 10 contrari. Assenti i due capi di Corte e i consiglieri Giuffré e Fontana.

Noi abbiamo votato compatti per la non conferma insieme ai consiglieri Romboli, Papa, Miele e Mirenda. Tutti gli altri per la conferma.

Il collega confermato era già stato censurato in sede disciplinare per alcune delle conversazioni con Palamara e aveva il parere negativo (con un solo voto contrario) del Consiglio giudiziario di Brescia.

Nella precedente consiliatura la pratica, pur pronta per la definizione, non era stata portata in Plenum, malgrado le richieste ripetute dei consiglieri di AreaDG.

Nel corso del dibattito della seduta di oggi abbiamo rilevato come la sanzione disciplinare fosse già di per sé ostativa alla conferma e, in ogni caso, quanto le conversazioni del collega con Luca Palamara – con cui insistentemente, per mesi e mesi, perorava le nomine di candidati “nostri” e denigrava altri aspiranti – fossero prova eloquente della sua interferenza costante con l’esito dei concorsi che il CSM aveva in corso.

Ancora una volta, la saldatura tra una parte politica e MI, stavolta rafforzata dai voti dei componenti di Unicost, ha avuto la meglio. La decisione equivale di fatto a un colpo di spugna sull’azione di rigenerazione etica che il Presidente della Repubblica aveva invocato, all’indomani dell’emersione dei fatti dell’hotel Champagne, e che questo Consiglio si era impegnato a perseguire.

Una brutta pagina per l’immagine della magistratura.

Nel Diario tra tre giorni vi racconteremo più approfonditamente i fatti.

 

Mariafrancesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Genantonio Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

 

19 luglio 2023