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Trasferimenti in appello, emergenza su cui riflettere

I primi risultati del concorso in atto confermano la carenza crescente di vocazioni per gli uffici di secondo grado. Urge una riflessione comune per trovare soluzioni che garantiscano efficienza anche al lavoro delle Corti

Oggi il Plenum ha deliberato, su proposta della Terza Commissione, una buona parte dei trasferimenti verso gli uffici di secondo grado.

L’esito di tali pratiche, soprattutto con riferimento a sedi già in difficoltà, dimostra la crisi delle vocazioni per le Corti di appello: Bologna 2 posti scoperti su 8; Potenza 1 posto scoperto su 2; Catanzaro 5 posti scoperti su 6; Napoli 5 posti scoperti su 17; sez. dist. Sassari 1 posto scoperto su 2. Per altre sedi le proposte di delibera giungeranno a breve in Plenum, ma già emerge la prevedibile scopertura di altre sedi, come Reggio Calabria, dove, a fronte di 8 posti a concorso, verosimilmente ne verranno coperti uno o nessuno.

Tali esiti destano molta preoccupazione per la funzionalità degli uffici, soprattutto nel settore penale.

Serve una riflessione comune che, tenuto conto delle recenti riforme in tema di processo penale, che indubbiamente possono avere incidenza sulla minore appetibilità delle funzioni di secondo grado, nonché della sfida in corso finalizzata al raggiungimento degli obiettivi del PNRR, porti a progettare un intervento strutturale sulle piante organiche e sulla geografia giudiziaria per consentire a tutti gli uffici giudiziari di lavorare in modo efficiente.

Alessandra Dal Moro
Elisabetta Chinaglia
Giuseppe Cascini
Mario Suriano
Ciccio Zaccaro

4 novembre 2021