COMITATO DIRETTIVO CENTRALE
Report seduta 12 luglio 2025

Andiamo avanti... con il rischio di tornare indietro?

In una calda giornata di mezza estate, il CDC ha esaminato un fitto ordine del giorno, dedicato alle tante questioni aperte e raccogliendo i frutti del lavoro di diverse commissioni di studio.

Sono stati così approvati all’unanimità tre importanti documenti presentati dalla Commissione Diritto Penitenziario: nel primo, viene formulato un parere tecnico sul d.d.l. AC 552, a firma del deputato Giachetti, in materia di concessione della liberazione anticipata. Gli altri due hanno invece contenuto più politico, rimarcando l’assoluta drammaticità delle condizioni di vita negli istituti di pena, aggravate dall’ormai cronico sovraffollamento e dalle temperature insopportabili che si registrano nelle celle. Da un lato, dunque, si stigmatizza come le promesse contenute nel d.l. n. 92/2024 (decreto ‘Carcere Sicuro’), in merito al trattamento dei detenuti psichiatrici e tossicodipendenti, siano rimaste del tutto inadempiute dopo più di un anno dalla sua approvazione; dall’altro lato, si vuole evidenziare la gravissima carenza di risorse umane e materiali a disposizione della Magistratura di Sorveglianza, che rende quasi impossibile tenere fede ai delicatissimi compiti che le sono attribuiti.

È stato poi approvato un documento che impegna diverse commissioni con l’obiettivo di presentare l’attività dell’Associazione Nazionale Magistrati ai MOT degli ultimi concorsi, prevedendo incontri specificamente dedicati ai colleghi più giovani, invitandoli a partecipare ai lavori delle commissioni di studio e alle attività svolte a livello locale e nazionale.

Abbiamo poi approvato la proposta della Commissione Innovazione Tecnologica di convenzionamento fra la ANM e Liguria Digitale (società di proprietà interamente pubblica) per sperimentare scientificamente strumenti di Intelligenza Artificiale in ambito giudiziario, i cui risultati potranno essere discussi insieme e valutati, al fine di fornire un contributo alla conoscenza di tali tecnologie e al loro possibile impiego nei vari settori dell’ordinamento.

Sono stati quindi trattati congiuntamente ed approvati due documenti predisposti dalla Commissione civile e personalmente da Domenico Pellegrini (nato dalla elaborazione del gruppo Area Innovazione) con riferimento alla necessaria stabilizzazione di tutti i funzionari addetti all’Ufficio per il processo (e non solo di una piccola parte), considerati ormai parte indispensabile della nuova struttura operativa che accompagna il lavoro del magistrato e che ha già consentito di raggiungere risultati importantissimi in termini di recupero di produttività ed efficienza. L’ANM chiederà dunque di essere audita dalla Commissione Europea, quale stakeholder del PNRR sul punto.

Il tema si lega peraltro a quello proprio di un altro documento, presentato dalla GEC e parimenti approvato all’unanimità, con cui l’Associazione sottolinea come siano stati raggiunti con largo anticipo tre dei quattro obiettivi previsti dal PNRR in materia di giustizia e ciò grazie soprattutto all’impegno e alla dedizione dei magistrati; sappiamo che oggi il Ministro ha chiesto aiuto al CSM per individuare le soluzioni che consentano di raggiungere anche il quarto obiettivo, quello relativo all’abbattimento del tempo di definizione dei processi civili del 40%. L’ANM vuole evidenziare come l’interlocuzione sia da considerare assolutamente tardiva e non accompagnata da proposte concrete.

È stato altresì approvato un documento di denuncia della situazione di grave sofferenza in cui si trovano gli Uffici Gip del territorio nazionale, specie quelli distrettuali, in conseguenza della progressiva espansione delle competenze a seguito delle riforme più recenti; al contempo, viene espressa grave preoccupazione per la previsione del c.d. ‘Gip collegiale’ per le richieste di custodia cautelare in carcere, contenuta nella l. n. 114/2024, la cui efficacia è stata differita al 25 agosto 2026, senza che ad oggi siano stati effettivamente aumentati gli organici o individuate soluzioni accettabili per far fronte alle enormi difficoltà che emergeranno, specie negli uffici di dimensioni più ridotte.

Si è anche discusso, rinviando però ogni decisione alla prossima seduta, di modifiche statutarie, di ultradecennalità, del sistema di segnalazione che sta sperimentando il Consiglio dell’Ordine Avvocati di Milano.

Il clima propositivo che si è registrato nella prima parte della giornata è però venuto meno nel finale, quando – a fronte di un adempimento solitamente routinario come è da anni l’approvazione del bilancio consuntivo – Magistratura Indipendente ha tentato di mettere in discussione a posteriori le scelte che erano state effettuate mesi fa, già approvate dal precedente CDC e dalla vecchia Giunta, di cui peraltro la stessa MI esprimeva il Segretario. Il bilancio è stato infine approvato ma la contestazione è parsa mettere una ipoteca pesante per il futuro, quasi a sottintendere che M.I. non avallerà iniziative ulteriori che comportino oneri economici rilevanti. C’è da preoccuparsi di ciò, in vista della campagna referendaria che ci attende: la comunicazione e la partecipazione hanno un prezzo e riteniamo che non sia questo il momento di accumulare risparmi, bensì quello di investire risorse per un obiettivo che, a parole, appare condiviso da tutti, ma che nei fatti potrebbe non esserlo.

Fortunatamente, poi, con grande lealtà e senso istituzionale, il Presidente Parodi e i componenti di M.I. in giunta si sono dissociati da questa anomala iniziativa del loro gruppo e questo ci conforta; nei loro confronti esprimiamo dunque la massima fiducia, consapevoli dell’enorme lavoro fatto in questi mesi dalla GEC (basti pensare all’avvio del Comitato per la difesa della Costituzione dalla riforma Nordio, alla creazione della Commissione Strategie Comunicative con il rafforzamento dello staff comunicazione proprio per curare la prossima campagna referendaria, alla presenza costante e proficua nel dibattito nazionale) e della assoluta continuità del suo operato con quello della precedente giunta.

I componenti del CDC eletti nel Gruppo di AreaDG
Paola Cervo, Emilia Conforti, Antonio Diella, Gianna Manca, Rocco Maruotti, Domenico Pellegrini, Ida Teresi, Andrea Vacca, Chiara Valori