
Esito dello sciopero, incontro con il Governo, commissioni di studio e nomina dei probiviri
La seduta del CDC dell’8 marzo 2025 si è aperta, come di consueto, con le relazioni del Presidente e del Segretario, dedicate agli esiti molto positivi dello sciopero e all’incontro che la GEC ha avuto con il Governo lo scorso 5 marzo, nel corso del quale, alle nostre argomentate ragioni di contrarietà alla riforma costituzionale, il Governo ha risposto opponendo la necessità politica di “portare a casa la riforma nel più breve tempo possibile”.
A fronte di un mese di lavoro straordinario portato avanti dalla GEC e degli importanti risultati raggiunti, in primis la straordinaria riuscita dello sciopero, abbiamo dovuto constatare, con stupore, che i colleghi di Magistratura Indipendente, che è il gruppo che esprime il Presidente dell’ANM, invece di manifestare apprezzamento per il lavoro svolto dalla GEC, hanno espresso critiche persino sui contenuti delle 8 proposte per una vera riforma della giustizia che erano state illustrate nel corso dell’incontro con il Governo. Al punto che abbiamo avuto la netta sensazione che, forse, i colleghi di MI avrebbero voluto trattare con il Governo su altro.
Al termine della discussione sull’esito dello sciopero e sull’incontro con il Governo, noi di AreaDG abbiamo proposto una mozione riassuntiva dell’esito del dibattito che conteneva una esplicita approvazione del lavoro svolto finora dalla GEC; ma alcuni colleghi di MI, forse perché non erano intenzionati a votarla (per farsi un’idea è sufficiente riascoltare, per tutti, l’intervento di Stefano Ammendola, di forte critica all’operato della GEC), hanno sollevato una inconsistente questione di inammissibilità; e noi, avendo compreso che il voto contrario di alcuni colleghi di MI sarebbe stato letto come una sostanziale sfiducia del presidente Parodi, l’abbiamo ritirata.
Si è quindi discusso delle iniziative da realizzare per completare l’attuazione del deliberato dell’assemblea nazionale del 15 dicembre, dando mandato alla GEC di individuare gli strumenti e i modi per proseguire nella mobilitazione, che verranno poi sottoposti al CDC per la discussione e approvazione.
Il resto della seduta è stato dedicato alla costituzione delle commissioni di studio, cui hanno aderito oltre 430 colleghi, alla nomina dei nuovi Probiviri (Armando SPATARO proposto da AreaDG, Carlo DE CHIARA proposto da MD, Filippo PENNISI proposto da Unicost, Sebastiano NERI proposto da MI e Rosario RUSSO proposto da Art. 101), dei nuovi Revisori dei conti e del Tesoriere (Pierpaolo BORTONE).
È stata anche approvata la proposta di incremento straordinario del 20% del contributo economico che le GES ricevono annualmente, con l’invito a destinare tali risorse ad iniziative sulla riforma costituzionale in cantiere.
Abbiamo poi accettato di discutere uno dei due punti all’ordine del giorno tardivamente proposti da MI, relativo al trattamento economico dei magistrati in caso di malattia, tema che ovviamente sta a cuore a tutti e era stato già affrontato nel CDC del 2 e 3 marzo 2024 con l’approvazione di un documento già inviato al Ministro. I colleghi di MI non hanno formulato sul punto nessuna nuova proposta, per cui si è ritenuto di dover semplicemente insistere sollecitando un nuovo incontro con il Ministro, perché mantenga le promesse già fatte lo scorso autunno e finora disattese.
Dell’unico punto che non siamo riusciti a trattare, proposto da MI e avente ad oggetto la “regolamentazione della partecipazione dei magistrati alle iniziative organizzate dai partiti politici”, parleremo nella prossima seduta del 5 aprile.
Su questo argomento segnaliamo intanto quanto segue.
MI ha proposto per il collegio dei probiviri il collega in pensione Sebastiano NERI, che è stato per 14 anni, quasi ininterrottamente, fuori ruolo per mandato parlamentare, essendo stato eletto alla Camera dei Deputati per il Polo delle Libertà (XII, XII e XV legislature) e all’Assemblea Regionale Siciliana, oltre che rivestire una volta la carica di sindaco e poi nuovamente candidarsi per quell’ incarico dopo essere rientrato in magistratura.
Questa scelta offre l’occasione per porre più di un interrogativo su quale sia per i colleghi di MI il rapporto tra la magistratura e i partiti politici. Se per i colleghi di MI non è motivo di pregiudizio il fatto che l’ex collega abbia svolto a lungo attività politica, espressione massima di un personale schieramento partitico, non riusciamo a comprendere quale ostacolo possa esserci nell’esprimere le ragioni della nostra contrarietà alla riforma costituzionale ovunque sia possibile raggiungere e convincere cittadini che un domani voteranno per il referendum.
I componenti del CDC eletti nel Gruppo di AreaDG
Paola Cervo, Emilia Conforti, Antonio Diella, Gianna Manca, Rocco Maruotti, Domenico Pellegrini, Ida Teresi, Andrea Vacca, Chiara Valori