COMITATO DIRETTIVO CENTRALE

Report della seduta
del 2-3 luglio 2022

L'o.d.g. della seduta del CDC del 2 e 3 luglio si articolava in ben 17 punti, molti dei quali sono stati trattati ed esauriti in modo proficuo.

In particolare, in relazione al regime di pubblicità dei verbali e dei provvedimenti del CDC che irrogano sanzioni per violazione del codice etico, preso atto del parere redatto dall'avv. Elena Giorgi in qualità di Responsabile della protezione dei dati personali dell'Associazione nazionale magistrati, ritenendo tuttavia necessario acquisire un parere specifico dell'Autorità Garante della Privacy che tenga conto delle peculiarità dell'ANM e della natura pubblica delle funzioni svolte dai suoi associati in qualità di magistrati, all’esito di un ricco ed intenso dibattito, abbiamo presentato una mozione finalizzata a dare mandato:

  1. ad una commissione ristretta, individuata in seno al CDC, di formulare un quesito all'Autorità Garante della Privacy su tale argomento;
  2. alla GEC di provvedere alla pubblicazione, nell'area riservata del sito dell'ANM, di un report contenente quantomeno i meri dati quantitativi circa l'attività disciplinare sinora svolta dal CDC e di predisporre un modulo da sottoporre a tutti gli associati, presenti e futuri, per l'espressione del consenso al trattamento dei dati personali anche ai fini disciplinari.

Entrambe le proposte, sulle quali vi era già stata ampia convergenza nel corso del dibattito, sono state approvate a larghissima maggioranza.

Con riferimento al tema del termine di prescrizione dell'illecito deontologico il CDC ha deliberato all'unanimità di ritenere applicabile, in via analogica, il termine decennale previsto sia dall'art. 1 della legge n. 269/2006, sia dall'art. 2946 c.c.

Sulla richiesta del Collegio dei Probiviri di ottenere una copertura assicurativa in relazione alle attività svolte dai suoi componenti, ci siamo espressi in senso contrario, ritenendo che, alla luce delle disposizioni statutarie, il rischio di una eventuale responsabilità risarcitoria ricade semmai sui componenti del CDC, a cui compete adottare le delibere sanzionatorie su mera proposta del Collegio dei Probiviri. La richiesta è stata respinta dal CDC all'unanimità.

Coerentemente alla decisione proposta e assunta sul primo punto all'o.d.g., abbiamo votato per il rinvio della trattazione di due specifiche richieste, provenienti da singoli associati, di accesso agli atti di alcuni procedimenti disciplinari, ritenendo necessario attendere la risposta dell'Autorità Garante della Privacy sulle modalità di trattamento dei dati personali dei soci.

Sul punto relativo al progetto di riforma costituzionale in materia di istituzione un'Alta Corte quale organismo con funzioni di giudice dell’impugnazione per le sentenze disciplinari emesse dal CSM e dai Consigli di Presidenza delle altre magistrature, oltre che di giudice dei ricorsi contro ogni altro provvedimento dei suddetti organismi riguardanti i magistrati, abbiamo presentato un documento nel quale esprimevamo tutte le nostre motivate critiche e preoccupazioni. Poiché anche i colleghi di UNICOST e di ART. 101 avevano presentato un loro autonomo documento, il CDC ha deciso di affidare ad un gruppo di lavoro ristretto il compito di elaborare un documento comune, che è stato predisposto (tenendo conto anche di una proposta integrativa dei colleghi di A&I) e approvato dal CDC a maggioranza. Nel documento si mette in evidenza che “la stessa istituzione di un giudice speciale, ponendosi in contraddizione con la regola di cui all’art. 102, comma 2 della Costituzione, suscita perplessità per le evidenti ricadute negative sul principio di indipendenza della magistratura, che quella regola è volta a salvaguardare… La previsione di un’Alta Corte, con composizione mista e maggioranza non togata (cinque componenti su designazione del Presidente della Repubblica, cinque designati dal Parlamento in seduta comune, cinque designati dalle Supreme Magistrature ordinarie ed amministrative), alla quale verrebbe devoluta anche l’impugnazione dei provvedimenti del Csm sui magistrati, seppure attuata mediante il meccanismo di revisione costituzionale, si porrebbe in contrasto anche con il restante impianto della Costituzione, in particolare degli artt. 104 e 105 Cost. Sovraordinare al Csm un organo come l'Alta Corte, con composizione a maggioranza non togata, significherebbe infatti sottrarre allo stesso Csm il governo autonomo della magistratura, con inevitabile stravolgimento dell’assetto costituzionale dell’ordine giudiziario”.

Infine, il CDC, come di consueto, ha tratto anche diverse pratiche disciplinari, pervenendo all’all’irrogazione di quattro sanzioni disciplinari (censure) e prendendo atto, con riferimento ad altre due pratiche, delle proposte di proscioglimento avanzate dal Collegio dei Probiviri.

Con riferimento ad una di queste ultime, ossia la n. 74/2021 avente ad oggetto la proposta di proscioglimento del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione dott. Giovanni Salvi assunta all’unanimità dal Collegio dei Probiviri (di cui riferiamo in questa sede solo perché la notizia è stata già diffusa dal quotidiano “La Verità” in un articolo del 2 luglio e in una e-mail del gruppo ART. 101 inviata il 3 luglio sulla mailing-list ANM), è solo il caso di rilevare che, contrariamente a quanto sostenuto da altri, la decisione di inserire all’o.d.g. e di trattare la suddetta pratica non è stata assunta in contrasto con le norme che regolano i lavori del CDC, in quanto la pratica è stata trattata decorse 48 ore dal suo inserimento nell’o.d.g. e in quanto si trattava di pratica urgente, così come segnalato dallo stesso Collegio dei Probiviri, in considerazione del fatto che l’interessato nei prossimi giorni perderà la qualità di socio ex art. 6 dello Statuto per cessazione della qualità di magistrato, il che avrebbe reso non più possibile la sua trattazione. Nel corso della discussione della predetta pratica è stata avanzata dai colleghi di MI e di ART. 101 la richiesta di restituzione degli atti al Collegio dei Probiviri per una integrazione istruttoria, richiesta respinta a maggioranza dal CDC in quanto in contrasto con lo Statuto, che non attribuisce al CDC il potere di restituzione degli atti al Collegio dei Probiviri, e sul presupposto della completezza dell’istruttoria svolta.

La proposta del Collegio dei Probiviri di proscioglimento del dott. Giovanni Salvi dalla incolpazione disciplinare ascrittagli perché il fatto non sussiste è stata quindi approvata dal CDC.

Ci dispiace solo che non ci sia stato il tempo per affrontare un altro punto inserito all’o.d.g. su nostra richiesta e avente ad oggetto “Piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo e adeguamento delle stesse rispetto ai carichi di lavoro: analisi dei dati e possibili soluzioni per una risposta di Giustizia uniforme su tutto il territorio nazionale”. Confidiamo che la questione potrà essere trattata nel corso della prossima seduta del CDC di settembre, essendo quella del 16 luglio, che si svolgerà a Palermo, interamente dedicata alla commemorazione del trentennale della strage di via D’Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini e donne della sua scorta.

I componenti del CDC eletti nel Gruppo di AreaDG