“La maternità è un passaggio fisiologico dell’esistenza e un diritto di ogni donna: non sono accettabili atteggiamenti discriminatori dei capi o sensi di colpa delle giovani magistrate. Nonostante ciò, le difficoltà conseguenti alle assenze non possono ricadere su chi resta: il Csm dovrebbe censire le sedi più svantaggiate da questo punto di vista, che non possono più essere coperti dalle figure dei magistrati distrettuali. Devono essere create delle fasce di personale di riserva a questo scopo.”