Intervento al dibattito

Marzia SPERANDEO
presidente degli Avvocati Matrimonialisti della Liguria

Intervento al dibattito della quarta sessione

Ringrazio AreaDG per un evento come questo di cui c’era bisogno alla luce della riforma e di aver coinvolto nel confronto anche le associazioni forensi che si occupano di queste materie.
Diciamo che mi trovo molto d’accordo con quelli che sono stati interventi anche critici che hanno colto anche le possibili problematiche di questa riforma, ossia del dr. Cottattellucci e della dott.ssa Maggia perché effettivamente quello che salta all’occhio, come spesso accade, e che abbiamo una classica riforma con tanti buoni propositi e sicuramente alcune buone idee, e lo vedremo nei prossimi mesi, ma purtroppo mancano risorse. Quindi ci dovranno spiegare come dovranno far fronte anche i magistrati il personale e quant’altro a quelle che sono le novità.
Qualche osservazione su quelli che sono alcuni punti della riforma mandolino che destano alcune perplessità a noi avvocati che ci occupiamo di questa materia.

Ad esempio, anche quando si parla di un ricorso introduttivo nelle separazioni e divorzi contenziosi, dove dobbiamo indicare veramente tutto, quindi anche i capitoli di prova e quant’altro, è qualcosa che lascia un po’ perplessi. Se da un lato potrebbe beneficiarne il rito, dall’altra parte potrebbe venir meno quella chance di trovare ancora in extremis un accordo: perché se, in un ricorso introduttivo, noi dobbiamo dire veramente tutto, quindi anche eventuali domande di addebito e quant’altro, per cui in alcuni casi ci troviamo di fronte alla redazione di un ricorso piuttosto pesante, e non possiamo riservarci a un altro momento come facevamo finora, abbiamo qualche possibilità sulla possibile trasformazione in accordo.

Tante volte lui le separazioni giudiziali venivano introdotte per dare un input alla situazione che non si riusciva a definire con una consensuale: e quindi magari c’era ancora un po’ di margine e si introduceva il ricorso riservandoci poi, nella memoria integrativa e negli atti successi di fuori tutte le problematiche, anche eventualmente le violazioni. Ora sappiamo benissimo che se dobbiamo non precludere nulla, dire tutto a tutela della parte che assistiamo vedo difficile poi la trasformazione in una consensuale.
Una cosa sicuramente buona, che per molto tempo a noi ha creato problemi, è la possibilità di impugnare le ordinanze emesse in corso di causa, perché effettivamente questa era una lacuna che necessitava di essere colmata.  Il professor Cecchella aveva rilevato in uno dei suoi commenti che il reclamo poteva essere l’occasione di introdurre il rito cautelare uniforme, come del resto di fatto si era fatto con l’introduzione del reclamo delle ordinanze presidenziali nel 2006, cosa che invece il legislatore non ha fatto. Sicuramente il reclamo in corso di causa non si può fare su tutto perché, come hanno già illustrato i relatori, si può presentare solo per alcune tipologie di decisioni: ma da la possibilità di intervenire su qualcosa che finora era bloccante, e l’ordinanza andava avanti per molto tempo anche se assunta magari in maniera non corretta o per quanto riguarda la nostra parte in maniera ritenuta ingiusta.
La necessità della formazione: come ha detto la collega che mi ha preceduto è fondamentale, tutte le associazioni forensi in questo momento si stanno attivando in vari modi, con eventi, formazione e quant’altro. Stiamo studiando tutti, in questo momento stiamo cercando di confrontarci.
Perché la cosa importante dal nostro punto di vista è il continuo confronto tra tutti gli operatori del diritto,  quindi avvocati, magistrati. E infatti i prossimi eventi anche nostri saranno in questo senso perché non possiamo non confrontarci nelle sedi come questa che sono assolutamente preziose. Quindi incrociamo le dita e buon lavoro.

Gli altri interventi

Saluti

Prima sessione
L’impatto della riforma sull’organizzazione degli uffici giudiziari

Seconda sessione
I soggetti processuali alla prova del nuovo rito

Terza Sessione
Csm e Ministero: quali interventi per attuare la riforma?

Quarta sessione
L’impatto sulla tutela dei diritti

Interventi al dibattito

Conclusioni