Nadia CARUSO

Sono stata nominata con DM 8.6.2012, ho svolto il tirocinio presso il Tribunale di Bologna e, subito dopo, sono stata assegnata alla Procura della Repubblica di Fermo dove ho prestato servizio per 3 anni e dal marzo 2017 sono in servizio presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta, componente della Direzione Distrettuale Antimafia.

Con riguardo alla mia esperienza all’interno dell’Associazione Nazionale Magistrati, sono stata segretaria della Giunta Distrettuale della Sezione ANM di Caltanissetta dal 2017 al 2021.

Mi sono avvicinata ad AreaDG sin dal primo congresso di Napoli del 2017, gruppo all’interno del quale ho avuto modo di scoprire un luogo in cui la riflessione sul servizio svolto dal magistrato non può prescindere da un’attenta analisi sociale del contesto in cui operiamo, da una continua e sapiente riflessione sul livello dei diritti e delle garanzie riconosciute soprattutto a chi appartiene alle categorie sociali più deboli sulle quali ricade anche il nostro intervento.

Nell’ambito dell’endemica dialettica della magistratura nei confronti del potere politico ritengo che, oggi più che mai, occorra far comprendere quali siano le attuali e complesse riflessioni condotte all’interno della magistratura, come quelle che riguardano l’importanza di mantenere un unico ordine giudiziario sia per la magistratura giudicante, che per quella requirente, ed ancora come le proposte ordinamentali in tema di dirigenza che danno conto del fatto che la magistratura non si sta in alcun modo sottraendo ad una onesta analisi di talune derive del sistema che si sono stratificate negli anni. In questa prospettiva, anche proseguendo nel lavoro già intrapreso dal CDC e dalla GEC in quest’ultimo mandato, è fondamentale riaffermare l’autorevolezza della funzione giudiziaria e di chi la esercita in modo fermo e deciso.