Elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della ANM - 2025
26 - 27thinsp;- 28 gennaio 2025

Elezioni 2025
Candidata

Emilia CONFORTI

Tribunale di Roma

In magistratura dal 2009, sono giudice del Tribunale di Roma.

Ho svolto funzioni di giudice del riesame e giudice delle misure di prevenzione.

Attualmente sono giudice del dibattimento e mi occupo di reati contro la P.A.

Dal 2019 al 2024 sono stata magistrato formatore decentrato per il distretto di Roma, con delega alla magistratura onoraria ed ai magistrati ordinari in tirocinio, ruolo che mi ha permesso di apprezzare ulteriormente, sotto una diversa prospettiva, la delicatezza e l’importanza della formazione iniziale nella quale, negli anni, mi cimento sia in veste di magistrato coordinatore che di magistrato affidatario.

Nel 2021 sono stata in applicazione al Tribunale di Vibo Valentia.

Sono iscritta all’ANM fin dal mio ingresso in magistratura ed ho sempre partecipato con convinzione alla via associativa, sia prendendo parte ai lavori di alcune delle commissioni di studio permanenti del CdC sia impegnandomi a livello locale.

Nel 2018 sono stata eletta nella Giunta distrettuale dell'ANM di Roma ricoprendo anche il ruolo di presidente della GES.

Ho sempre creduto nell’importanza della partecipazione alla vita associativa, corollario dell’attività lavorativa, perchè ritengo che la gestione degli uffici ed attraverso essa la possibilità di esprimere una giurisdizione costituzionalmente orientata, capace di garantire e salvaguardare i diritti di cui siamo i custodi, nasca dal contributo di ciascuno.

La prosecuzione del mio impegno in ANM, anche a prescindere da incarichi specifici, nasce dalla convinzione, più che mai viva in questo momento storico, dell’importanza di preservare e rilanciare il ruolo dell’ANM quale voce unitaria ed autorevole della magistratura in grado di parlare alla magistratura e della magistratura.

Negli anni, si è personalmente accresciuta la consapevolezza dell’importanza dell’ANM quale affidabile interlocutore istituzionale in grado di rafforzare il presidio della autonomia ed indipendenza dei magistrati sia da tensioni di gerarchizzazione interne, amplificate dalle recenti modifiche normative ed ordinamentali, sia dalle crescenti e ripetute campagne di delegittimazione e di riforma costituzionale.

Anche al fine di contribuire a preservare l’assetto costituzionale della Magistratura come potere diffuso e scongiurare istanze burocratiche e corporative della vita associativa che annichiliscono anche lo slancio e l’entusiasmo della magistratura più giovane, vero e proprio valore da preservare, ritengo che ciò sarà possibile intraprendendo e portando avanti serie interlocuzioni sulle condizioni di lavoro, perché anche da questo si misura la qualità della giurisdizione e dell’autonomia ed indipendenza della magistratura, ma anche valorizzando e rafforzando la comunicazione.

Ciò sia nel rapporto con le GES e, dunque, nel contatto con gli uffici e nel dialogo con i colleghi, ma anche attraverso la promozione e l’organizzazione di momenti di confronto con la società civile, a partire dalle scuole e dall’università, e la valorizzazione e, ove necessario, l’incremento all’ausilio di competenti figure professionali che rendano l’ANM un interlocutore mediaticamente attrezzato.

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