Giorgia DE PALMA

Ho fatto ingresso in magistratura con il D.M. 20.2.2014.

A far data dal primo esercizio delle funzioni giurisdizionali ho sempre svolto funzioni giudicanti penali; dapprima presso il Tribunale di Alessandria, dove ho ricoperto la funzione di Giudice del dibattimento per poi trasferirmi all’ufficio GIP/GUP, quindi, a far data dal 19.6.2019, presso il Tribunale di Torino, ove tutt’ora presto servizio nella sezione GIP/GUP.

Lavorare presso il Tribunale di Alessandria in prima nomina mi ha permesso di comprendere le peculiarità di un ufficio giudiziario di piccole dimensioni, ove i Giudici sono chiamati a spaziare tra istanze di ogni genere e in cui è palpabile la difficoltà derivante dalla minor disponibilità di personale, sia amministrativo che giudiziario, oltre ai problemi inerenti ai frequenti trasferimenti e la carenza di mezzi e strutture. Per contro, prestando oggi servizio presso l’ufficio GIP/GUP di un Tribunale “distrettuale”, mi sono ben chiare anche le difficoltà connaturate ad un ufficio giudiziario di medie/grandi dimensioni, sia sul versante quantitativo/qualitativo degli affari oggetto di trattazione sia per quanto concerne la maggiore complessità organizzativa. La peculiarità dei singoli uffici che ho ricoperto – soprattutto la funzione attuale - mi ha poi sicuramente dato l’occasione di confrontarmi con ogni tipologia di reato.

In passato avevo conseguito conseguito l’abilitazione per l’esercizio della professione di avvocato, esercitando brevemente la professione, e vinto un dottorato di ricerca presso l’Università di Torino (in seguito abbandonato, per immissione in possesso delle funzioni in magistratura).

Non ho alcuna esperienza associativa, né precedente né attuale, ma coltivo da sempre la passione per la promozione della cultura della legalità, soprattutto diretta verso gli istituti scolastici.

La mia formazione, fino ad oggi, si è rivolta essenzialmente verso lo studio di temi oggetto di applicazione pratica, con un occhio di riguardo anche verso il diritto sovranazionale e lo scambio di esperienze giuridiche con Autorità estere; di recente, le nuove modalità di lavoro che si stanno delineando – sia con riferimento al processo di informatizzazione sia con riferimento alla cooperazione con figure di novella introduzione, quali gli addetti all’ufficio per il processo – mi hanno portato ad allargare il mio interesse anche verso questioni di natura più spiccatamente organizzativa.

Di recente, infatti, sono stata nominata magistrato di riferimento per l’informatica per il Tribunale di Torino.