Elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della ANM - 2025
26 - 27thinsp;- 28 gennaio 2025
Antonio SCALERA
- D.M. 18.1.2002
- Nato il 12.6.1971
- Magistrato addetto all’Ufficio del Massimario e del Ruolo presso la Corte Suprema di Cassazione
Componente delle seguenti Commissioni di studio, nominate dal Cdc nella riunione del 10/01/2021, in materia di “Diritto e procedura civile” e “Diritto minorile”;
componente della Commissione di studio, nominata dal Cdc nella riunione del 21/05/2016, in materia di “Cooperazione giudiziaria e diritto sovranazionale”.
Ho esercitato, per venti anni, quasi esclusivamente le funzioni giudicanti civili, tranne una brevissima esperienza di pochi mesi al GIP presso il Tribunale di Catanzaro.
Dopo l’uditorato svolto a Milano, ho lavorato dal 2003 al 2011 al Tribunale di Verona, come giudice tutelare e della famiglia.
Dal 2011 al 2016 ho lavorato al Tribunale di Catanzaro, dove mi sono occupato anche di protezione internazionale.
Dal 2016 al 2023 ho esercitato le funzioni di Consigliere civile della Corte d’Appello di Catanzaro.
Dal 2023 sono al Massimario.
Ho svolto le funzioni di Commissario di Concorso in Magistratura dal 2019 al 2021.
Spunti programmatici:
- proseguire l’attività di sensibilizzazione, a vari livelli, contro la riforma sulla separazione delle carriere;
- stimolare l’attività consiliare verso una sempre maggiore valorizzazione dei profili di merito del singolo magistrato, merito inteso non solo come bagaglio di astratte competenze tecnico-giuridiche, ma anche come risposta efficiente in termini quantitativi/qualitativi/organizzativi alla domanda di giustizia;
- promuovere iniziative a sostegno della stabilizzazione degli UPP, sul modello di altre esperienze ordinamentali;
- formulare proposte di riforma del sistema di selezione e di accesso alla magistratura;
- studiare l’impatto e le potenzialità delle nuove tecnologie (I.A.) e favorirne la concreta implementazione nell’attività giudiziaria;
- mettere in atto misure tese a ridurre la “distanza” – ancora oggi avvertita in alcune realtà del Paese - tra le giurisdizioni sovranazionali e gli uffici giudiziari, specie quelli di merito.