Elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della ANM - 2025
26 - 27thinsp;- 28 gennaio 2025
Giulia FALCHI
Sono iscritta ad AreaDG dal 2020 e sono stata referente distrettuale per la Corte di Appello di Messina.
In questi sette anni di servizio in magistratura ho avuto l’opportunità di lavorare in tre diversi uffici di Procura, maturando un’esperienza che mi ha consentito di conoscere tanti straordinari colleghi e di approcciarmi con metodi organizzativi, sensibilità ed esigenze differenti.
Ho sempre partecipato alle assemblee e agli incontri dell’ANM Oggi però, a fronte di questo delicato momento storico per la magistratura, voglio dare il mio diretto contributo, candidandomi al CDC.
L’obiettivo è quello di valorizzare la dedizione dei magistrati che lavorano in silenzio e con professionalità compiendo sacrifici personali e familiari.
Per questo motivo, è necessario, in primo luogo, difendere il nostro ruolo da quei disegni politici che mirano chiaramente ad intaccare l’efficacia della giustizia.
Mai come oggi la casa comune della magistratura è chiamata a rivendicare con vigore la figura del magistrato: garante dei diritti e al fianco dei più deboli.
Dobbiamo mostrarci ai cittadini, spiegando loro le nostre esigenze e smentendo con i fatti quelle narrazioni che ci delegittimano, dipingendoci come una “casta” autoreferenziale chiusa nel suo corporativismo.
È fondamentale che l’ANM sia aperta al dibattito interno. Tuttavia, deve essere anche in grado di mettere da parte eventuali divergenze, affermandosi come un organo di rappresentanza inclusivo, coeso e risoluto.
Sono certa che tali obiettivi siano realizzabili attraverso dimostrazioni pubbliche e tangibili in risposta ai continui tentativi di depotenziamento da parte della politica, anche attraverso la promozione di iniziative a contatto con i cittadini, che siano genuine ed efficaci.
Inoltre, è essenziale aumentare le occasioni di confronto, anche interne, purché siano svolte in presenza, dopo anni passati a discutere a distanza.
È urgente valorizzare e riaffermare la dignità e la qualità del lavoro dei magistrati, soprattutto di coloro che vivono e lavorano in contesti complessi, che meritano la massima attenzione e vicinanza da parte dell’ANM.