Elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della ANM - 2025
26 - 27thinsp;- 28 gennaio 2025

Elezioni 2025
Candidato

Rocco Gustavo MARUOTTI

Procura Rieti

Sono nato a Foggia nel 1977 e dal 2015 svolgo le funzioni di Pubblico Ministero presso la Procura di Rieti. Prima del mio ingresso in magistratura (avvenuto con il D.M. 2013, anno in cui sono diventato anche papà) ho lavorato all’ufficio legale del Ministero della cultura e come ricercatore di diritto penale presso l’Università di Foggia e le Università "La Sapienza" e "L.U.I.S.S." di Roma.

Come Pubblico Ministero mi sono occupato, tra le altre, delle indagini e dei conseguenti processi sulle cause dei crolli e dei decessi verificatisi in occasione del terremoto che nell’agosto 2016 devastò la zona di Amatrice.

Sin dal mio ingresso in magistratura mi sono impegnato nell’associazionismo giudiziario e dal 2016 al 2018 sono stato componente del Consiglio nazionale e del Comitato esecutivo di Magistratura Democratica.

Iscritto ad Area Democratica per la Giustizia fin dal momento della sua costituzione, nel 2020 sono stato eletto nel Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati di cui presiedo la Commissione che si occupa di condizioni di lavoro, di edilizia giudiziaria e del coordinamento delle Giunte esecutive sezionali; sono altresì coordinatore della Commissione sull’ordinamento giudiziario e componente del Comitato scientifico della rivista “La Magistratura”. Secondo di sei figli, ho sperimentato, sin da piccolo, quanto sia importante l’ascolto reciproco e la comprensione delle ragioni altrui e sono, perciò, convinto sostenitore del dialogo e del confronto come metodo di gestione delle complesse dinamiche associative. Mi sono ricandidato per mettere a disposizione dell’ANM l’esperienza maturata nei quattro anni appena trascorsi come componente del CDC al fianco di colleghi di altissimo valore professionale e umano.

Sono convinto che le sfide più importanti che attendono il prossimo CDC dell’ANM siano:

  1. la difesa della giurisdizione dal tentativo della politica di riscrivere i rapporti tra i poteri dello Stato, normalizzando la magistratura attraverso il depotenziamento del suo governo autonomo;
  2. la tutela dei magistrati, soprattutto più giovani, dal tentativo di ridurne gli spazi di autonomia e indipendenza;
  3. la rivendicazione di condizioni di lavoro e di dotazioni di organici e di mezzi adeguate alle sfide che l’informatizzazione del processo impone. Per realizzare questi obiettivi serve l’impegno di tutti. Il mio c’è, anche perché, come diceva Pier Paolo Pasolini: “La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza”, e io penso che dalla solitudine, che rischia, sempre di più, di essere un fattore di debolezza anche per noi magistrati, ci salverà solo la capacità che avremo di preservare quel fondamentale luogo di confronto che è l’Associazione Nazionale Magistrati.

Candidati