Elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della ANM - 2025
26 - 27thinsp;- 28 gennaio 2025

Elezioni 2025
Candidato

Domenico PELLEGRINI

Tribunale Genova

Nato nel 1961 sono stato nominato magistrato con DM 8.3.1990. Ho svolto varie funzioni sia penali che civili: Pubblico Ministero presso la Procura presso la Pretura di Savona dal 1990 al 2002, Giudice penale e civile presso il Tribunale di Acqui Terme fino al 2006 e, dopo una parentesi fuori ruolo al Ministero della Giustizia come addetto al settore penale della DGSIA fino al 2009 come giudice al Tribunale di Genova, prima nel settore penale fino al 2011 e poi nel settore civile (settore famiglia e tutele, responsabilità extracontrattuale e settore protezione internazionale) fino ad oggi. Sono presidente di sezione dal 2018.

Sono membro della Giunta Distrettuale dell’ANM dal 2012 e presidente della stessa dal 2016 fino ad oggi con prossima scadenza.

Ho sempre ritenuto l’impegno associativo fondamentale sia come completamento del profilo professionale di un magistrato sia come supporto all’affermazione dell’indipendenza e autonomia della giurisdizione nonché della sua efficienza.

Proprio per rendere più efficiente l’attività giudiziaria mi sono sempre occupato di organizzazione degli uffici e di informatizzazione degli stessi partecipando a vari progetti locali e nazionali. Sono iscritto ad AreaDg dalla sua fondazione.

Credo che il prossimo CDC dovrà affrontare una sfida epocale per difendere la giurisdizione: la separazione delle carriere non è altro che la porta per sottoporre il Pubblico ministero al controllo politico mentre gli attacchi diretti alla funzione giurisdizionale, a cui assistiamo ormai da mesi, dimostrano come il progetto finale sia quello di sottoporre anche i giudici al potere politico per farne uno strumento di governo.

L’ANM è nata per difendere l’autonomia e indipendenza dei giudici anche quando non c’era ancora la Costituzione ad esprimere tale principio: per queste deve restare la casa di tutti i magistrati ed unitaria deve essere la sua guida.

L’ANM deve poi proseguire il dialogo con la società civile (scuole, associazioni, sindacati) e con l’avvocatura per riaffermare che la giustizia è un bene comune di tutti: il suo funzionamento dipende però da risorse umane e materiali che vanno continuamente rivendicate a chi ha il dovere costituzionale di fornire tali strumenti.

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