APRILE
15

Diario dal Consiglio del 15 aprile 2023

Procure: al via la procedura per il rinnovo della circolare

Il Plenum del 5 aprile ha approvato la proposta del metodo partecipato prescelto per la revisione della circolare sull’organizzazione degli uffici di procura. Come si può constatare consultando la delibera pubblicata in calce, sono stati evidenziati alcuni elementi sensibili su cui il Consiglio sin d’ora è impegnato a svolgere una riflessione. Tra questi: i criteri di assegnazione dei procedimenti ai sostituti e allo stesso procuratore della Repubblica; la disciplina dei “visti”; la regolamentazione dei contrasti tra procuratore (o aggiunto) e sostituto e l’esercizio del potere di revoca dell’assegnazione al singolo sostituto; la costituzione dei gruppi di lavoro e i criteri per l’assegnazione a questi.

Nella delibera è stato inoltre stilato un calendario d’incontri coi rappresentanti di tutti gli uffici requirenti. Lo spirito di largo ascolto delle ragioni dei colleghi, preliminare all’adozione delle soluzioni normative più adeguate, è reso ancora più evidente dal coinvolgimento nelle audizioni non solo dei dirigenti, ma anche dei sostituti procuratori, nella prospettiva di un confronto il più possibile allargato.

Il fecondo dibattito svoltosi in Plenum ha portato in luce altre questioni di fondo con cui il Consiglio dovrà confrontarsi nella predisposizione della circolare, molte sollecitate anche dalla riforma Cartabia: la necessità di stabili collegamenti tra ufficio giudicante e requirente, sia sul piano delle tematiche giurisdizionali (su tutte v’è la necessità di mettere a fuoco i confini del nuovo parametro assolutorio previsto dalla riforma all’esito dell’udienza preliminare) sia sul piano organizzativo, per ridurre le percentuali, attualmente elevate, di proscioglimento dibattimentale indotte spesso da una corsa delle procure a definire le proprie pendenze con un eccessivo ricorso all’esercizio dell’azione penale; l’opportunità di un confronto preventivo anche con l’avvocatura, onde pervenire a soluzioni organizzative condivise, utili a stemperare anche possibili contrasti tra le diverse categorie professionali; il rilievo di ascrivere alle osservazioni del Ministro, consentite dal nuovo testo dell’art. 1 d. lgs 106/2006 solo per i progetti organizzativi delle procure della Repubblica.

Sullo sfondo c’è, assai vivido, il dibattito sull’identità del pubblico ministero, tra spinte legislative verso la gerarchia e la ricerca – da parte di sfere del mondo politico e del Foro – di una separatezza culturale dalla funzione giudicante. Di ciò si è avuto sentore anche nel dibattito del Plenum, dove sono emerse visioni dissonanti rispetto all’attuale assetto ordinamentale, che il Consiglio ha costante difeso. Gli interventi dei componenti di AreaDG hanno ricordato anche in questa sede gli arresti della Consulta e gli interventi della migliore dottrina a salvaguardia della piena appartenenza del pubblico ministero all’unico ambito della giurisdizione (art. 101, secondo comma, della Costituzione).

La revisione della circolare sui progetti organizzativi degli uffici requirenti avrà anche questa posta in gioco.

 

Lavori preparatori relativi alla nuova Circolare sull'organizzazione degli Uffici requirenti

Le recenti innovazioni normative, conseguenti all'entrata in vigore della legge n. 71 del 17 giugno 2022 e del decreto legislativo n. 150 del 10 ottobre 2022, nonché l'esperienza consiliare in materia di analisi dei progetti organizzativi degli uffici requirenti impongono un’attenta revisione della Circolare sulla Organizzazione degli Uffici di Procura adottata con delibera del 16 novembre 2017 (e peraltro, già oggetto di una significativa revisione con delibera del 16 giugno 2022).

Nello specifico, il Consiglio Superiore della Magistratura ha già analizzato 78 progetti organizzativi verificando come alcune delle disposizioni della circolare abbiano ricevuto attuazione disomogenea sul territorio nazionale e come le stesse vadano ora necessariamente raccordate alla nuova disciplina legislativa.

L’intervento consiliare pertanto dovrà tenere conto, tra l’altro (a titolo meramente esemplificativo) delle seguenti problematiche:

  • i criteri di autoassegnazione, assegnazione e coassegnazione degli affari (previsti dagli artt. 7 co. 4 e 10 della circolare)
  • l’analisi dei progetti inviati ha evidenziato soluzioni organizzative eterogenee da valutare anche alla luce delle innovazioni introdotte dalla legge 71/22 (con la maggiore rilevanza assegnata alla previsione di meccanismi di assegnazione automatica dei nuovi procedimenti);
  • la disciplina dei visti (prevista dall’art. 14 della circolare) – nella prospettiva della circolare (esplicitata nella relazione illustrativa), il “visto” assolve ad una specifica funzione conoscitiva e di informazione, non già di approvazione del contenuto dell’atto. L’esame di numerosi progetti organizzativi inviati al Consiglio ha, tuttavia, reso evidente come il potere di visto sia esercitato con modalità assai diversificate con la conseguente esigenza di valutare l’eventuale necessità di un nuovo intervento sull’istituto (in alcuni progetti si è osservato come il “visto” sia stato previsto per una serie ampia di atti investendo molti degli atti tipici di indagine); 
  • la regolazione dei sistemi di risoluzione dei contrasti tra il sostituto e il Procuratore (o il Procuratore Aggiunto) e la revoca dell’assegnazione degli affari (prevista dagli artt. 14 e 15 della circolare) - i sistemi di risoluzione dei contrasti e l’esercizio del potere di revoca dell’assegnazione sono stati oggetto di numerosi interventi del Consiglio che devono essere armonizzati anche alla luce dell’art. 1 co. 6 lett. e) del D.lvo 106/2006 (così come modificato dalla legge 71/22);
  • la costituzione e l’assegnazione dei sostituti ai gruppi di lavoro – ora disciplinata direttamente dall’art. 1 co. 6 lett. g) del D.lvo 106/2006 (modificato dalla legge 71/22) che prevede la necessaria valorizzazione del buon funzionamento dell’ufficio e delle attitudini dei magistrati; − l’assegnazione del coordinamento dei gruppi di lavoro ai sostituti – le condizioni nelle quali viene riconosciuta la possibilità di assegnare il coordinamento dei gruppi di lavoro ai sostituti sono disciplinate tassativamente nell’art. 4 della circolare. Tale previsione deve essere verificata anche alla luce delle numerose osservazioni formulate dal Consiglio ai progetti organizzativi oggetto di analisi.

Parimenti appare necessario intervenire sulla nuova procedura di redazione e adozione dei progetti organizzativi introdotta con la legge 71/22 valutando il ricorso a modelli di redazione del progetto standardizzati, nella prospettiva di una celere analisi e valutazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.

Tanto premesso, la Settima Commissione propone di avviare una riflessione condivisa non solo con i dirigenti degli uffici requirenti, ma anche con i sostituti procuratori impegnati nell'applicazione delle recenti modifiche normative, proprio al fine di acquisire un contributo di idee ed esperienze preziose per la formulazione della nuova Circolare.

Sono state, pertanto, programmate diverse sedute della Commissione Settima nelle quali si procederà all'audizione delle categorie di magistrati maggiormente coinvolte alle nuove previsioni normative e regolamentari.

Le audizioni avverranno su base meramente volontaria attraverso l’applicativo teams, (sul sito internet del Consiglio verranno tempestivamente pubblicati i link per le riunioni) e si articoleranno secondo il seguente calendario:

  1. martedì 18 aprile 2023 – ore 15.00
    audizione dei Procuratori della Repubblica non distrettuali;
  2. martedì 2 maggio 2023 - ore 15.00
    audizione dei Procuratori della Repubblica distrettuali e del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo;
  3. martedì 16 maggio 2023 - ore 15.00
    audizione dei Procuratori Aggiunti della Repubblica;
  4. martedì 30 maggio 2023 – ore 15.00
    audizione dei Procuratori Generali e degli Avvocati Generali presso le Corti d’Appello;
  5. martedì 6 e martedì 13 giugno 2023- ore 15.00
    audizione dei Sostituti Procuratori della Repubblica (attraverso più riunioni contestuali gestite dai diversi componenti della Commissione VII).

Specifica audizione in presenza sarà effettuata con il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione.

Le audizioni avranno termine con un ultimo incontro in presenza nella prima settimana del mese di luglio presso i locali del Consiglio Superiore della Magistratura.

Tanto premesso,

il Consiglio delibera di prendere atto e approvare il programma di audizioni proposto dalla Settima C non solo dei dirigenti, ma anche dei singoli sostituti ommissione.

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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