

Diario dal Consiglio del 1º marzo 2025
Una misura eccezionale per la stagione della mobilità
Una misura straordinaria si è resa necessaria per fronteggiare l’eccezionale stagione attuale di mobilità dei magistrati.
La Terza commissione sta vagliando le domande pervenute per accedere ai tramutamenti negli uffici di primo grado. Come abbiamo ricordato nel Diario del 21 dicembre il CSM ha pubblicato ben 511 posti, di cui 127 in uffici requirenti, 27 nelle sezioni lavoro di tribunale, 13 negli uffici di sorveglianza e 36 negli uffici minorili. Diverse sedi, soprattutto di procura, si stanno rivelando prive di aspiranti, esito prevedibile, stante il disagio insito in taluni trasferimenti unitamente alla minore appetibilità delle funzioni di pubblico ministero ora che, con la riforma Meloni-Nordio, incombe il rischio della separazione delle funzioni sancita in Costituzione.
La mobilità determinata da questo bando riguarderà comunque moltissimi magistrati, provocando scoperture rilevanti in uffici sovente già sguarniti nel personale giudiziario e ancora più in quello amministrativo, con pericoli concreti per la garanzia dei servizi ordinari.
Già nella seduta di Plenum del 19 dicembre, quando l’interpello fu deliberato, avevamo posto il problema di vagliare con attenzione le conseguenze provocate, specie negli uffici piccoli e medio piccoli, dal prevedibile esodo massiccio da molte sedi. Ed ancora nell’ultimo Diario, in tema di tabelle feriali, abbiamo dato atto del lavoro da noi svolto in questi mesi nella Terza e nella Settima commissione, al fine di trovare una soluzione, concertata e certa nei tempi, che garantisse prevedibilità alle scelte organizzative degli uffici. Non si poteva lasciare al caso la gestione di un trasferimento di tale entità.
Come più volte ricordato, la dimensione del bando si giustificava per l’urgenza di alleviare le sofferenze di molte sedi e soprattutto per la prossima presa delle funzioni da parte dei circa 560 m.o.t. nominati col D.M. 22.10.24. Quest’ultimo evento consentirà al Consiglio di intervenire sulle sedi risultate prive di aspiranti o gravemente sguarnite per i trasferimenti in corso.
La Terza commissione intende portare in Plenum le proposte di tramutamento tra marzo e inizio aprile. Nella consapevolezza degli effetti dirompenti che una mobilità tanto intensa e accelerata creerebbe per l’organizzazione degli uffici, anche in vista della predisposizione di tabelle feriali che devono potersi fondare su risorse certe, la questione è stata affrontata nel tavolo tecnico del 18 febbraio tra Terza e Settima commissione, insieme con i rappresentanti del Ministero della giustizia.
All’esito si è convenuto sull’opportunità che i decreti con cui verrà data esecuzione alle delibere consiliari di trasferimento negli uffici di primo grado, giudicanti e requirenti, vengano pubblicati nel Bollettino ufficiale non prima del 1º settembre 2025. A questa soluzione, proposta dal Consiglio, il Ministero ha dato successivamente piena adesione convenendo anche sull’opportunità di rendere edotti tutti gli uffici di tale decisione a mezzo di un apposito comunicato condiviso.
Con l’iniziativa concordata, tenuto conto dello spazio temporale intercorrente di solito tra pubblicazione e presa di possesso, gli uffici da cui muoveranno i magistrati trasferiti subiranno scoperture ulteriori per non oltre due mesi, grazie al subentro dei m.o.t. a novembre 2025.
Si è stabilito altresì che la misura avrà valenza generale. Restano ferme le misure ordinarie, costituite dalla sospensione sino alla copertura del posto lasciato vacante, nelle sedi in cui il tramutamento comporti o aggravi una scopertura superiore al 35% (di competenza del CSM, ex art. 10-bis OG), da un lato, e dell’anticipato possesso disposto dal Ministero nei casi in cui il trasferimento risponda a esigenze di particolare urgenza.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello