MARZO
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Diario dal Consiglio del 24 marzo

Concorso per magistrato ordinario, tempi brevi per scegliere i commissari

Il Plenum del 22 marzo ha approvato le proposte di delibera sulla nomina della commissione esaminatrice del concorso per esami a 400 posti di magistrato ordinario, bandito col D.M. 18.10.2022: sono stati indetti distinti interpelli rispettivamente per il presidente della commissione, per i componenti magistrati e per i componenti avvocati e professori. Occorre prestare ATTENZIONE ai tempi ristretti previsti per partecipare all’interpello, che vanno dall’1 al 7 aprile. Sono tempi che si giustificano – e davvero non si poteva fare di più – perché le prove scritte si terranno, con ogni probabilità, già a metà maggio e per consentire al Plenum la nomina di tutti i componenti entro il primo mercoledì del medesimo mese.

È ben noto l’acceso dibattito sorto in ordine alle scelte adottate in occasione nei due ultimi concorsi, con riferimento al ricorso al sorteggio per la selezione dei componenti (e non anche del Presidente). La Terza commissione ha ritenuto, con proposta motivata e approvata all’unanimità dal Plenum,  di proseguire per una volta ancora lungo questa strada.

La formula prevista è quella di un sorteggio temperato: in particolare, oltre al requisito minimo del conseguimento della quarta valutazione, sono previsti, da un lato, una serie di cause ostative alla partecipazione all’interpello (chiuso, per es., a chi svolga funzioni direttive o semidirettive, o sia collocato fuori ruolo, o abbia già ricoperto analogo incarico negli ultimi dieci anni, ecc.) e dall’altro ulteriori criteri per garantire una equilibrata distribuzione territoriale, con la divisione del territorio nazionale in tre macroaree, e una presenza composita di competenze e specializzazioni. Nella platea dei candidati più limitata sortita da questa selezione si procede infine con sorteggio per designare i venti componenti titolari e i venti supplenti.

Una volta esaurita la procedura, occorrerà avviare una riflessione sull’opportunità o meno che anche su simili questioni il CSM si riappropri integralmente del potere discrezionale che gli compete, dando campo a soluzioni fondate sull’attenta valutazione del merito e delle attitudini dei singoli aspiranti. Il ricorso al sorteggio, infatti, rappresenta pur sempre una forma di rinuncia a selezionare i colleghi più adatti pure nel caso di un incarico meramente tecnico, come quello di componente della commissione concorsuale, e può apparire una forma di rassegnazione a non scegliere, inconciliabile con le prerogative proprie di un organo costituzionale. D’altro canto, non possono neppure essere dimenticate le aspre polemiche che sempre sono seguite alle nomine dei componenti della commissione esaminatrice, spesso viste come frutto di scelte opache e ben lontane dalla valorizzazione delle reali attitudini.

Certo è che i tempi limitatissimi di decisione, che hanno impedito un aperto e franco confronto non solo all’interno di AreaDG, ma anche con gli altri componenti del Consiglio – ivi compresi quelli laici, con i quali stiamo pian piano instaurando un rapporto di sereno confronto – ci hanno indotto a condividere la linea prudenziale e a riproporre le scelte adottate negli ultimi due concorsi.

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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