Diario dal Consiglio del 27 aprile 2024
I vuoti di organico, un’emergenza unica
Su richiesta di tutti i consiglieri togati, era stata aperta una pratica presso la Sesta commissione per l’individuazione delle soluzioni più idonee, anche sul piano organizzativo, per ridurre in tempi rapidi le scoperture nell’organico della magistratura ordinaria. La pratica mirava ad affermare con fermezza la contrarietà del Consiglio a ogni ipotesi di reclutamento straordinario, qual era stata ventilata dalla politica sino all’inserimento di questo tema nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri.
Risulta che queste ipotesi siano venute meno. Successivamente è infatti pervenuta la richiesta del Ministro della giustizia di avvio dell’iter per un nuovo concorso ordinario, alla quale il Consiglio ha rapidamente risposto indicando in 400 posti il numero dei magistrati da assumere. Con DM dell’8 aprile è stato di conseguenza bandito questo concorso.
La pratica a suo tempo aperta presso la Sesta commissione è stata comunque portata a compimento per fornire al Ministro una collaborazione rispetto alle gravi scoperture nell’organico che permarranno sino a tutto il 2025.
Come è stato rilevato nel testo poi deliberato dal Plenum nella seduta del 17 aprile, su un organico di 10.853 unità, i magistrati in servizio sono 9.310, dei quali 9.062 negli uffici giudiziari (a fine gennaio 2024 hanno preso le funzioni, a seguito di un tirocinio abbreviato a un anno, i m.o.t. nominati con DM 23.11.2022). La scopertura giuridica attuale è di 1.543 unità; quella effettiva di 1.791.
Sono in atto tre concorsi: del primo (bandito con DM 1.12.2021), per 500 posti, sono in corso le prove orali, che dovrebbero concludersi entro fine estate 2024 e alle quali sono stati ammessi 626 candidati; del secondo (DM 18.10.2022), per 400 posti, è avviata da tempo la correzione degli elaborati scritti di 3.147 candidati, correzione che dovrebbe terminare entro la prossima estate; il 26 gennaio scorso si sono concluse le prove scritte del terzo (DM 9.10.2023), per 400 posti: hanno consegnato i loro elaborati 2.237 candidati.
Il prevedibile ampliamento del numero dei vincitori, per scorrimento delle graduatorie, colmerebbe quasi integralmente le scoperture attuali. Tuttavia, anche ipotizzando una riduzione della durata dei tirocini, i m.o.t. del DM 1.12.2021 non prenderanno le funzioni giudiziarie prima dell’autunno 2025. Nel frattempo, altri magistrati avranno cessato il servizio.
Il CSM si è dato dunque carico, con questa delibera, di proporre alcune soluzioni concernenti lo snellimento delle procedure concorsuali, necessariamente per le selezioni ancora da bandire, e dei tirocini, sul presupposto che vi sia da affrontare nel prossimo anno e mezzo una congiuntura emergenziale. Mai si è registrata, infatti, una tale scopertura degli organici dei magistrati ordinari, tanto più in coincidenza con eventi di portata unica, come le scadenze degli obiettivi fissati dal PNRR e l’attuazione di una congerie di riforme ordinamentali e processuali.
La delibera propone dunque alcuni interventi temporanei, muovendo però da due premesse di principio generale: 1) l’intangibilità del concorso come forma di reclutamento ordinario dei magistrati costituzionalmente vincolata (artt. 97, co. 4, e 106, co, 1, Cost.); 2) l’essenzialità di un tirocinio che valorizzi la doppia formazione, presso la Scuola superiore della magistratura e presso gli uffici giudiziari: il contatto diretto tra nuovi colleghi è un momento di aggregazione che permette di condividere esperienze comuni vissute in contesti diversi; la conoscenza sul campo dei modelli professionali offerti dagli affidatari forma un bagaglio indispensabile per affrontare le difficoltà delle prime funzioni; la sperimentazione delle diverse funzioni è per il neo magistrato occasione unica e irripetibile per acquisire consapevolezza di sé e delle proprie attitudini, in vista delle scelte future nell’ambito della giurisdizione.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello