MARZO
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Diario dal Consiglio del 24 marzo

La natura delle funzioni del presidente aggiunto gip

Sul conferimento dell’ufficio semidirettivo di Presidente aggiunto della sezione gip del tribunale di Roma si è sviluppata una significativa discussione giuridica. I due profili selezionati dalla Quinta commissione erano quelli del dott. Valerio Savio e della dott.ssa Marina Finiti.

Noi abbiamo sostenuto convintamente il dott. Savio perché, pur riconoscendo l’elevato profilo professionale di entrambi i candidati, ci è parsa decisiva, per un verso, la profondità del radicamento dello stesso dott. Savio nell’ufficio gip Roma e, per altro verso, l’attualità di tale radicamento, che ha consentito al medesimo (a differenza dalla dott.ssa Finiti, da anni destinata a funzioni dibattimentali) di vivere in prima persona, e con funzioni di stretta collaborazione con la dirigenza degli uffici, la più recente stagione di riforme processuali relative alle indagini preliminari ed all'udienza preliminare.

Ma, al di là dei profili dei candidati, la procedura in esame ha proposto la delicata questione giuridica (per il cui approfondimento la pratica era ritornata in Commissione, come raccontato sul Diario del 25 febbraio scorso) della definizione dei requisiti di legittimazione per il conferimento di incarichi semidirettivi nel medesimo ufficio.

Si trattava, in sostanza, di stabilire se chi già è stato presidente di sezione in un tribunale possa partecipare al concorso per il posto di presidente aggiunto gip nel medesimo tribunale.

L’articolo 46 del decreto legislativo n. 160 del 2006 non consente di svolgere funzioni semidirettive in un ufficio a chi abbia già svolto per due quadrienni funzioni semidirettive nel medesimo ufficio.

Le funzioni semidirettive giudicanti di primo grado sono, ai sensi dell’articolo 10, co. 7, del suddetto decreto legislativo, quelle di presidente di sezione, di presidente gip e di presidente aggiunto gip; il comma 8 del medesimo articolo introduce poi la categoria delle funzioni semidirettive “elevate”, in cui rientra soltanto quella di presidente gip nei “grandi” tribunali (quelli di cui alle dodici città indicate nell’art. 1 del decreto-legge n. 327/89).

Le funzioni di presidente di sezione e di presidente aggiunto gip rientrano dunque nella medesima categoria (normativa) di “funzioni semidirettive giudicanti di primo grado”; a tale categoria appartengono anche, nei tribunali diversi da quelli “grandi”, le funzioni di presidente gip; queste ultime, tuttavia, nei soli tribunali “grandi”, rientrano nella (diversa) categoria delle “funzioni semidirettive giudicanti elevate di primo grado”.

Alla stregua del descritto quadro normativo abbiamo ritenuto (in conformità con un parere del 2014 dell’Ufficio studi del CSM)  che la comune appartenenza delle funzioni di presidente di sezione e di presidente aggiunto gip alla medesima categoria delle “funzioni semidirettive giudicanti di primo grado” impedisca a chi abbia già svolto per due quadrienni la funzione di presidente di sezione (come, nella specie, la dott.ssa Finiti) di concorrere a un posto di presidente aggiunto gip nel medesimo tribunale.

All’esito di un ampio dibattito, in cui sono intervenuti anche la prima presidente e il procuratore generale della Cassazione e nel quale i sostenitori della legittimazione della dott.ssa Finiti hanno sottolineato, per un verso, la specificità, anche tabellare, dell’ufficio gip e,  per altro verso, l’esistenza di precedenti decisioni consiliari difformi dall’orientamento espresso nel citato parere dell’Ufficio studi (precedenti, giova però sottolineare, in cui la questione della legittimazione non era stata in alcun modo esaminata), il Consiglio ha deliberato a maggioranza il conferimento al dott. Savio del posto messo a concorso: 15 i voti favorevoli (Abenavoli, Basilico, Bisogni, Carbone M., Chiarelli, Cosentino, D’Auria, Fontana, Forziati, Laganà, Miele, Mirenda, Morello, Papa e Salvato),  8 i contrari (Carbone E.,  Cassano, Cilenti, D’Ovidio, Marchianò, Mazzola, Nicotra e Paolini) e 7 gli astenuti (Aimi, Bertolini, Bianchini, Eccher, Giuffrè, Natoli e Scaletta).

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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