Diario dal Consiglio del 14 dicembre 2024
Magistratura onoraria, a quando gli organici?
Nel Plenum del 4 dicembre è stata approvata all’unanimità una delibera di Ottava commissione in cui, rispondendo a una nota del procuratore della Repubblica di Trapani recante richiesta di incremento del numero degli aspiranti vice procuratori onorari in tirocinio, si è colta l’occasione per affrontare la più ampia problematica degli organici dei magistrati onorari, tema di grande importanza per il buon funzionamento del sistema giudiziario e rispetto al quale sono pervenute numerose sollecitazioni al Consiglio da parte dei dirigenti degli uffici, affinché si provveda alla totale “copertura degli organici” di giudici onorari di pace e di vice procuratori onorari, facendo riferimento alle piante organiche pubblicate su sito intranet del Consiglio.
Con questa delibera si è voluto fare chiarezza sul punto, procedendo ad una ricostruzione normativa della questione: l’art. 3 d. l.gs n. 116 del 13 luglio 2017 aveva previsto che la dotazione organica dei giudici onorari di pace e dei viceprocuratori onorari fosse fissata con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere del CSM. Con DM del 22 febbraio 2018 la dotazione organica era stata determinata in 8.000 unità (6.000 giudici onorari di pace e 2.000 viceprocuratori onorari); con delibera del 19 luglio 2019 il CSM aveva espresso parere favorevole. Successivamente l’art. 1, co. 630, della legge 31 dicembre 2021, n. 234, ha portato la dotazione a 6.000 unità complessive, senza distinguere tra quella dei giudici onorari di pace e quella dei viceprocuratori onorari.
Il CSM con delibere consiliari del 6, 15 e 21 dicembre 2022, in attesa della rideterminazione sia della dotazione organica che della pianta organica a cura del Ministero, non ancora avvenuta, ha provveduto, restando nei limiti della dotazione di 6.000, a pubblicare la copertura di 1.042 posti vacanti, di cui 657 riservati ai giudici onorari e 385 ai vpo. Tali procedure, i cui bandi sono stati pubblicati nella G.U. dell’11 aprile 2023, sono in corso di svolgimento. Per coprire i posti si attinge da una graduatoria valida per due anni. È previsto che, in caso di rinuncia, decadenza o revoca, il posto vacante possa essere assegnato scorrendo la graduatoria, così da garantire una gestione flessibile e tempestiva delle risorse.
Si è altresì chiarito che, per coprire i nuovi posti vacanti non previsti nel bando del 2023, sarà necessario attendere un ulteriore interpello, previsto per il marzo 2025, sempre nel rispetto del limite delle 6.000 unità fissato ex lege. Tale pubblicazione avrà lo scopo di colmare le eventuali lacune che potranno verificarsi nel frattempo, consentendo al sistema giudiziario di mantenere un'adeguata operatività.
Fino a quando il Ministro della giustizia non provvederà alla definitiva rideterminazione delle piante organiche, gli uffici giudiziari dovranno fare riferimento esclusivamente ai posti vacanti già pubblicati nel bando del 2023. Senza l’intervento del Ministero, attraverso apposito provvedimento, non sarà possibile considerare vacanti ulteriori posizioni, né modificare le piante organiche pubblicate sul sito intranet del Consiglio, che per i motivi esposti non hanno alcuna validità.
Questa vicenda mette in luce la necessità di un intervento ministeriale tempestivo per superare una fase di incertezza che dura da anni. Nonostante gli sforzi del CSM per gestire le emergenze operative, la situazione richiede un’azione definitiva da parte del Ministero per assicurare l’efficienza e la continuità dell’amministrazione della giustizia, colmare i ritardi e rispondere alle esigenze dei tribunali e delle procure su tutto il territorio nazionale. Solo così sarà possibile garantire la trasparenza e l’uniformità nella gestione dei magistrati onorari.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello