MAGGIO
25

Diario dal Consiglio del 25 maggio 2024

Nuovi criteri per formare le commissioni di concorso

In un momento di intenso impegno, dovuto al fatto che in ogni commissione sono in corso i lavori di adeguamento delle circolari ai recenti interventi normativi e comunque di una loro riscrittura, continua l’attività ordinaria urgente. Tra queste, in Terza commissione, vanno annoverate le procedure finalizzate all’espletamento del prossimo concorso per esami a 400 posti di magistrato ordinario, le cui prove scritte saranno indicate nella Gazzetta Ufficiale del 4 giugno 2024, secondo quanto stabilito dall’art. 7 del D.M. 8.4.2024.

Nell’ultimo Plenum del 22 maggio sono state dunque approvate le delibere relative all’interpello per la nomina del presidente della commissione di concorso, dei magistrati componenti (venti titolari e dieci supplenti), nonché di avvocati e professori.

Preme subito rammentare che le dichiarazioni di disponibilità, che dovranno riportare una serie di dati dettagliatamente indicati nel bando e dovranno essere corredate da due dichiarazioni allegate debitamente sottoscritte, potranno essere presentate a partire dal 27 maggio 2024 ed entro e non oltre il 13 giugno 2024.

Il contenuto del bando, specie in ordine alla scelta dei componenti togati della commissione, preventivamente discusso fra noi e fra gli altri colleghi del Consiglio, si presenta come parzialmente innovativo e propone uno scostamento rispetto alla scelta di fondo adottata negli ultimi interpelli, che era basata quasi esclusivamente sul sorteggio, previa indicazione di una serie dettagliata di cause di esclusioni.

Se è vero, infatti, che l’esperienza del sorteggio ha fornito per certi versi buona prova di sé, ci è sembrato necessario e doveroso modificare in parte questa impostazione al fine di recuperare un pur limitato spazio di discrezionalità in capo al Consiglio nella selezione degli idonei, passando così ad una forma di sorteggio temperato.

Sono state, altresì, introdotte ulteriori novità, meno rilevanti ma comunque meritevoli di evidenza.

Il bando continua  a prevedere una prima parte, contenuta nel paragrafo 2, nella quale sono elencate le cause ostative alla nomina.

Si è ritenuto opportuno aggiungervi un ulteriore caso, per cui non potranno essere nominati i magistrati che non abbiano svolto almeno tre anni consecutivi di funzione nella sede giudiziaria di appartenenza, alla data del 13.6.2024, termine fissato per la presentazione della domanda (il triennio si computa dalla presa di possesso effettiva nell’ufficio) ovvero siano stati assegnati a sedi dichiarate a copertura urgente con l’ultimo bando di tramutamento.

Si è così inteso dare rilievo alle decisioni consiliari tese alla individuazione dei posti da coprire in sede di tramutamento e alla connessa necessità di funzionalità degli uffici ad esse sottesa: ritenuta necessaria la pubblicazione e la successiva copertura di un posto, si è giudicato coerente garantirne la effettiva copertura per almeno tre anni e, di conseguenza, non consentire al collega appena trasferito di proporre domanda per partecipare all’interpello.

Connessa, in un certo senso, a questa previsione è quella secondo la quale non potrà rispondere all’interpello il collega che abbia trascorso fuori ruolo un periodo pari o superiore a cinque anni negli ultimi dieci.

La causa di esclusione da sempre prevista in presenza di importanti processi penali in corso è stata estesa al settore civile, nel senso di ricomprendervi ogni situazione di pendenza di “processi e affari di particolare complessità tali” la cui trattazione possa essere gravemente pregiudicata o la cui definizione possa essere ritardata in maniera rilevante dall’allontanamento del magistrato titolare.

L’aspetto più innovativo compare nel paragrafo 3: la commissione procederà all’individuazione degli idonei tenendo conto delle valutazioni di professionalità conseguite, delle informazioni in possesso del Consiglio, di fatti emergenti da eventuali decisioni disciplinari, delle statistiche comparate degli ultimi tre anni (ed in tal senso vi è un onere di allegazione alla domanda), dello svolgimento di attività di attività formativa presso la SSM in sede centrale e decentrata ecc. .

In questa fase della procedura, dunque, si è introdotta una, se pur blanda, valutazione “in positivo” riservata alla commissione e al Consiglio e basata sulla storia professionale degli aspiranti. Sulla scorta di esigenze emerse nelle esperienze recenti, si è voluto così riservare un opportuno spazio di apprezzamento di ogni situazione potenzialmente ostativa, per le ragioni più disparate, alla designazione di un componente.

Dovranno qui essere individuati – ecco un altro aspetto di novità – almeno due magistrati per ciascuna funzione e grado (giudicante, requirente, primo grado, appello, legittimità), ove le domande lo consentano, al fine di garantire l’apporto di tutte le professionalità della magistratura. Con questa previsione di sistema si è cercato anche di temperare gli effetti della causa generale di esclusione rappresentata dalla scopertura di organico superiore al 20% negli uffici di provenienza, che negli ultimi concorsi aveva estromesso sistematicamente i colleghi di legittimità.

Si è poi confermata la previsione tesa a garantire una equilibrata distribuzione territoriale, distinguendo le domande per aree di provenienza (nord, centro, sud) e contenendo la nomina di magistrati dello stesso ufficio. A tale ultimo scopo dovrà essere considerato il fatto che gli aspiranti operino in uffici da cui sono già stati prelevati magistrati per procedure concorsuali in corso. Tale ultima specificazione rappresenta una importante novità che ha tenuto conto delle lagnanze provenienti da tanti uffici che, per la concomitanza di più prove di concorso, si erano viste ridurre considerevolmente le risorse a disposizione per la designazione di più magistrati.

Una volta terminata questa selezione e costituito il gruppo degli idonei, i venti componenti titolari della commissione saranno individuati tramite sorteggio, garantendo, così come avvenuto sinora, una distribuzione equa per area territoriale e materia: 3 nominativi per il civile e 3 per il penale al nord, 4 nominativi per il civile e 4 per il penale al centro, 3 nominativi per il civile e 3 per il penale al sud (per un totale di venti).

Lo stesso dicasi per i dieci supplenti che saranno individuati nei seguenti termini: 2 nominativi per il civile ed 1 per il penale al nord, 2 nominativi per il civile e 2 per il penale al centro, 1 nominativo per il civile e 2 per il penale al sud (totale dieci).

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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