Diario dal Consiglio del 26 settembre 2023
Pasquale D’Ascola e Alfredo Viola nuovi direttivi superiori in Cassazione
Il Plenum del 20.9.2023 ha conferito, all’unanimità, gli uffici direttivi di Presidente aggiunto e di Procuratore generale aggiunto della Corte di cassazione ai colleghi Pasquale D’Ascola, presidente titolare della seconda sezione civile della Cassazione, e Alfredo Pompeo Viola, segretario generale del C.S.M.
Per il concorso all’incarico di presidente aggiunto non vi erano altre candidature, oltre a quella, prestigiosissima, del dott. D’Ascola.
Per il concorso alla funzione di procuratore generale aggiunto vi erano soltanto quattro candidature, di cui solo tre avanzate da colleghi in possesso dei requisiti di legittimazione previsti dalla legge; tra questi ultimi il dott. Viola, già segretario generale della procura generale della Cassazione, era stato unanimemente ritenuto prevalente già in Quinta commissione.
Il ridottissimo numero delle candidature a tali importanti incarichi offre una lampante riprova della criticità della applicazione agli uffici di legittimità dei meccanismi di legittimazione previsti dalla legge Cartabia.
Su questo tema ci siamo già intrattenuti nell’ultimo Diario, illustrando i contenuti della delibera approvata nel Plenum del 13 settembre scorso, con cui il Consiglio ha chiesto al Ministro della giustizia di valutare le più opportune iniziative di adeguamento della attuale disciplina della legittimazione agli incarichi direttivi e direttivi superiori di Cassazione, proponendo, tra l’altro, di parificare i requisiti di legittimazione per ricoprire gli incarichi superiori a quelli attualmente previsti per ricoprire gli incarichi apicali.
Noi di AreaDG abbiamo tuttavia condiviso con tutto il Consiglio la considerazione che, fino a quando il legislatore non avrà dato seguito alla richiesta di modificare la normativa vigente, quest’ultima non può non essere applicata; e che, d’altra parte, la copertura del posto di procuratore generale aggiunto non poteva essere ulteriormente differita in attesa della definizione del contenzioso instaurato da uno dei candidati con l’impugnativa del bando; nella consapevolezza, peraltro, che l’eventuale caducazione di detta normativa in sede di giudizio incidentale di costituzionalità riaprirebbe la procedura concorsuale anche al candidato che, a legislazione vigente, risulta privo di legittimazione.
Al nuovo presidente aggiunto e al nuovo procuratore generale aggiunto della Corte di cassazione vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello