Diario dal Consiglio del 13 ottobre 2024
Per la DNAA una scelta al passo coi tempi
Giovedì 10 ottobre la Terza Commissione ha licenziato la graduatoria per la DNAA. La pratica andrà in Plenum tra circa un mese, il tempo necessario a stendere una motivazione che sarà necessariamente lunga, stanti il numero e la qualità dei colleghi in competizione.
Come già si può vedere sul sito del Consiglio, la proposta di maggioranza riguarda Eugenio Albamonte, Antonella Fratello, Ida Teresi, Paolo Sirleo, Antonio De Bernardo, Federico Perrone Capano e Stefano Luciani (qui elencati nell’ordine di anzianità che rileva anche ai fini della graduatoria finale tra concorrenti con pari punteggio). Questi nomi sono stati votati dai consiglieri D’Ovidio, Papa, Cilenti e Bianchini, oltre che da Marcello.
Unicost, unica, ha formulato una proposta alternativa col consigliere Laganà: Ida Teresi, Maurizio Giordano, Paolo Sirleo, Stefano Luciani, Federico Perrone Capano, Giovanni Musarò e Antonio De Bernardo.
Il 26 novembre 2023 il bando era stato pubblicato per cinque posti. La durata dell’istruttoria – oltre al fatto che da tempo non si tenesse un concorso per la DNAA – ha convinto tutta la commissione a optare per la copertura integrale dell’organico di un ufficio tanto strategico nella lotta alla criminalità. Di qui la scelta di sette nomi su ventiquattro candidati, residui dei trentasei iniziali.
Si è trattato del primo concorso in cui il Consiglio si è misurato con la nuova competenza esclusiva del procuratore nazionale antimafia in materia di reati informatici, disposta dalla legge 137/2023, di conversione del d.l. 105/23 (art. 371-bis, co. 4-bis, c.p.p.). Pertanto, rispetto alla tradizionale bipartizione tra competenze maturate nella lotta alla criminalità mafiosa e competenze nell’antiterrorismo, costituenti criterio prioritario, si è aggiunto, ai fini della valutazione attitudinale, l’ulteriore parametro connesso all’esperienza nelle indagini sul cybercrime e, con questa, l’esercizio del coordinamento investigativo su scala internazionale.
Sotto quest’ultimo profilo, è risultato significativo l’apporto informativo venuto dall’istruttoria che ha fatto emergere il valore strategico di questa specifica competenza per l’attività di contrasto sia al crimine organizzato di carattere terroristico e mafioso sia agli attacchi rivolti direttamente alla sicurezza dello Stato. Questa dimensione quasi inesplorata richiede un adeguamento delle risorse investigative, pena la marginalizzazione non solo del ruolo pubblico ministero, ma dell’intera giurisdizione.
L’attività selettiva degli aspiranti è stata resa più complessa, ma al tempo stesso gratificante, dall’elevata quotazione professionale generalmente riscontrata. Noi abbiamo votato la proposta emersa a larga maggioranza, poiché dà riconoscimento ai profili più spiccati e completi, in ragione delle rispettive esperienze e competenze. Come già nei precedenti concorsi che ci hanno impegnato nel corso di questa consiliatura, non ci hanno fatto velo le storie associative dei diversi candidati, persuasi come siamo che queste non possano essere fattore di maggiore attenzione o, al contrario, di disfavore.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello