NOVEMBRE
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Diario dal Consiglio del 25 novembre 2023

Processo penale telematico, vigilare su un quadro allarmante

Già dal suo insediamento la Settima Commissione ha avviato un dialogo intenso con il Ministero di giustizia attraverso il comitato paritetico e singoli tavoli tecnici tematici. Sono state organizzate riunioni mensili, in alcuni casi anche bisettimanali, per discutere dei temi più complessi riguardanti il funzionamento del sistema giudiziario, in particolare in relazione alla transizione verso una digitalizzazione più avanzata.
Le riunioni tra la Settima Commissione e i responsabili tecnici del Ministero si sono ormai concentrate sul processo penale telematico: iniziate la scorsa primavera, sono andate aumentando di frequenza con l’avvio della sperimentazione del processo penale telematico. Attualmente, il confronto è quasi quotidiano, grazie anche al contributo prezioso del gruppo di lavoro creato in collaborazione con la STO e i Rid del settore penale.

Questa intensa attività ha portato anche all’organizzazione di alcuni incontri online con i Rid e i dirigenti degli uffici giudiziari; altri ancora sono in programma. Il Plenum del 22 novembre ha approvato una delibera con cui è stata formalizzata una seduta di confronto, per il 18 dicembre prossimo, coi presidenti e i procuratori della Repubblica nonché coi rispettivi Rid giudicanti e requirenti degli uffici giudiziari di primo grado che hanno in corso la sperimentazione del PPT (Bari, Bologna, Brescia, Genova, Lecce, Perugia, Roma, Milano, Napoli, Novara e Torino).

L’avvio, già tardivo, di questa fase sperimentale ha portato alla luce una serie di problemi di fondo che rendono del tutto inadeguato l’applicativo adottato dal Ministero. Se ne è parlato già ripetutamente al tavolo paritetico. L’analisi predisposta al riguardo dal gruppo di lavoro costituito presso la Settima Commissione e da questa approvato è già stata diffusa ai dirigenti degli uffici giudiziari in Italia e a tutti i Rid. A questa si accompagna una nota per i Rd penali.

La situazione è allarmante. I responsabili ministeriali ne sono pienamente consapevoli. Il Governo ritiene imprescindibile l’avvio della digitalizzazione del processo penale entro il 1° gennaio 2024, data considerata una milestone degli obiettivi del PNRR. La Settima commissione è però impegnata a evitare che ciò si traduca in disfunzioni che possano compromettere indagini, misure cautelari e fasi processuali successive. Sembra di conseguenza inevitabile che l’ingresso del telematico avvenga per step, che verranno definiti nelle prossime settimane nel modo più preciso possibile.
Il Consiglio intende dunque vigilare su questi sviluppi, svolgendo un ruolo attivo nel segnalare problematiche e suggerire soluzioni possibili. Non si intende, insomma, lasciare al Ministero l’appannaggio di un intervento destinato a incidere non solo sull’organizzazione, ma anche sui contenuti dell’attività giudiziaria.

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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