Diario dal Consiglio del 25 maggio 2023
Terza nomina dal terzo Consiglio seguendo il giudice amministrativo
Nel Plenum del 17 maggio è stato conferito l’ufficio direttivo di procuratore della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria al dott. Giovanni Bombardieri, nominato con 20 voti favorevoli. Al suo concorrente, dott. Domenico Angelo Raffaele Seccia, sono andati 7 voti (tutti di componenti eletti dal Parlamento, tranne il cons. Mirenda).
La nomina è avvenuta in sede di riedizione del potere.
Nella procedura concorsuale in oggetto, il CSM, con una prima delibera in data 11.4.2018, aveva già conferito l’incarico direttivo in parola al dott. Bombardieri, già procuratore aggiunto presso il tribunale di Catanzaro. Tale delibera era stata impugnata dal dott. Seccia davanti a giudice amministrativo e l’impugnativa, respinta dal TAR Lazio, era stata accolta dal Consiglio di Stato, che aveva ritenuto la decisione del Consiglio affetta da carenza o illogicità motivazionale.
Il CSM, preso atto della sentenza del giudice amministrativo, procedeva alla riedizione del potere, limitata ai soli candidati dott. Bombardieri e dott. Seccia (e in relazione ai profili professionali degli stessi come sussistenti al momento della vacanza, ossia alla data dell’8.11.2017), avendo gli altri aspiranti prestato acquiescenza alla delibera impugnata.
Al termine dell’istruttoria condotta dalla Quinta commissione, il Consiglio, nella seduta del 27.7.2022, aveva deliberato nuovamente la nomina del dott. Giovanni Bombardieri a procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, ritenendolo maggiormente idoneo a ricoprire il posto direttivo, in virtù, peraltro, della oggettiva padronanza della materia della criminalità organizzata, valorizzata ai sensi dell’art. 32 T.U. e alla luce di una serie di competenze con valenza di indicatori generali non rinvenibili negli stessi termini nel percorso dell’altro candidato.
Il dott. Seccia ha, dunque, proposto ricorso per ottemperanza, deducendo la nullità della nuova delibera per elusione del giudicato, ai sensi dell’art. 21-septies, l. n. 241/90.
Con la sentenza n. 954 del 27.1.2023, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, con declaratoria di nullità della nuova delibera, e ha dettato specifici precetti in vista della futura riedizione della procedura di conferimento dell’incarico, assegnando al CSM un termine per provvedere, e nominando già il vice-presidente quale commissario ad acta, per il caso di persistente inottemperanza.
Il CSM domandava quindi, previa sospensione della esecutività, la revocazione della sentenza. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 3409 del 3.4.2023, ha respinto il ricorso per revocazione, tuttavia accogliendo quello presentato dal dott. Bombardieri per l’esatta esecuzione del giudicato e ordinando di conseguenza al CSM di provvedere alla riedizione del potere, tenendo conto dei vincoli conformativi dettati nella precedente sentenza di cognizione, oggetto peraltro di ulteriore precisazione.
Il CSM ha, altresì, adito le sezioni unite della Cassazione, onde chiedere l’annullamento della citata sentenza n. 954/23 per eccesso di giurisdizione. Tale giudizio è allo stato pendente; perdurano in ogni caso gli effetti del giudicato amministrativo, in ragione della reiezione della cautela.
La Quinta commissione, intervenendo prima che il commissario ad acta si insediasse, ha ritenuto, a maggioranza, di reiterare la proposta di nomina del dott. Giovanni Bombardieri (“proposta A)”, votanti i cons. Carbone, Mazzola, Cosentino e D’Auria.
Prescindendo – in ossequio al dictum del giudice amministrativo – dalla maggiore consistenza organica della procura di Catanzaro, dove il dott. Bombardieri ha prestato servizio come aggiunto, rispetto alle procure dirette dal dott. Seccia (Lucera e Fermo), la proposta in favore del dott. Bombardieri evidenzia come il medesimo, seppure investito formalmente di funzioni solo semidirettive, si sia confrontato (per oltre un lustro) con le più rilevanti problematiche organizzative di un ufficio di procura (in nevralgici gangli), per il vasto perimetro delle deleghe conferitegli con gli atti di gestione interna.
Noi, al pari di tutti gli altri componenti togati del CSM (salvo il cons. Mirenda), abbiamo ritenuto che il curriculum del dott. Bombardieri – nonostante la mancanza del pregresso esperimento di funzioni direttive – risultasse in concreto più idoneo al proficuo svolgimento dell’incarico, per l’amplissima esperienza dal medesimo maturata nella trattazione di procedimenti di criminalità organizzata.
Antonello e Marcello sono intervenuti in Plenum per sottolineare come la decisione di proporre nuovamente la nomina del dott. Bombardieri non si ponga in contrasto con il dictum del giudice amministrativo, ma tale dictum osservi scrupolosamente, poiché la comparazione dei candidati ha seguito pedissequamente i principi dettati dal Consiglio di Stato.
Una curiosità: all’esito del Plenum del 17 maggio, il dott. Bombardieri risulta dunque essere stato nominato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria per tre volte, in tre diverse consiliature.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello