Diario dal Consiglio del 16 novembre 2024
Ufficio studi del Consiglio, il bando dopo la riforma
Nella seduta del 6 novembre il Plenum ha approvato il bando per i nuovi componenti dell’Ufficio studi e documentazione. In base alla nuova disciplina (art. 27 l. n. 71/2022, che ha introdotto un comma 3-bis nell’art. 7-bis l. 195/58), il nuovo Ufficio sarà composto da dodici addetti, dei quali non più di otto magistrati e almeno un terzo scelti tra avvocati, con almeno dieci anni di servizio effettivo, e professori o ricercatori universitari in materie giuridiche.
Stante la presenza attuale di soli quattro magistrati, il bando votato a maggioranza prevede l’interpello per assumere tre magistrati addetti al settore penale, un magistrato del civile, un avvocato o docente universitario per il settore penale, uno per il civile e due per l’area costituzionale-amministrativa. In questo modo la procedura porterà l’Ufficio studi a completare l’organico nella nuova dimensione voluta dalla riforma Cartabia.
Come abbiamo riferito nel Diario pubblicato il 13 ottobre – col voto contrario dei consiglieri togati di Magistratura indipendente, dei laici di centro destra (tra cui il direttore dell’Ufficio, Felice Giuffré) e di Italia viva nonché con l’astensione di Andrea Mirenda – era stata bocciata la nostra proposta di estendere anche ai magistrati una graduatoria dedicata all’area pubblicistica.
Una maggioranza analoga ha stavolta disatteso la scelta di coprire solo parzialmente l’organico dell’Ufficio studi, portandolo a nove unità (contro le sei che erano fino a oggi previste per legge) al fine di favorire un ingresso graduale delle nuove risorse in una struttura che opera con elevato livello professionale e nel rispetto di meccanismi consolidati, coerenti col delicato e indipendente ruolo istituzionale che gli è affidato.
E’ noto che l’Ufficio studi provvede alla stesura delle relazioni chieste dalle commissioni consiliari – su tutte, quelle per i pareri sulle leggi – e cura l’intero contenzioso del CSM; inoltre, ricerca e raccoglie la documentazione d’interesse per l’attività del Consiglio, assiste i singoli consiglieri per informazioni funzionali alla loro attività e collabora con l’Ufficio per la comunicazione istituzionale.
L’assunzione di cinque nuovi componenti avrebbe favorito l’inserimento dei nuovi assunti senza il rischio di stravolgimenti dell’assetto acquisito in una struttura di tale rilievo. Non appena ne fosse emersa la necessità si sarebbe potuto procedere agli ulteriori innesti tra gli idonei ancora presenti in graduatoria. Va infatti ricordato che, non a caso, la riforma stabilisce che ciascuna graduatoria di idonei resti aperta per un triennio.
Ha prevalso dunque la scelta dell’immediata copertura integrale dei posti vacanti, che provocherà verosimilmente, tra l’altro, la decadenza contemporanea di tutti i nuovi assunti alla scadenza dei sei anni di durata massima dell’incarico.
All’esito della procedura verranno dunque stilate cinque graduatorie – ciascuna per i settori e le aree di competenza richieste – dalle quali il Consiglio attingerà i candidati individuati tra gli idonei in base ai titoli riportati nel bando. Sarà di ausilio per il Consiglio, nell’istruttoria, una commissione tecnica, composta da due magistrati di legittimità e tre professori universitari, individuati dal Comitato di presidenza (artt. 2, 3 e 10 circ. n. 6066 del 22 marzo 2024).
Le domande e la relativa documentazione, per la quale si rimanda al testo dell’interpello, vanno depositate entro le 17 del 16 dicembre.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello