Diario dal Consiglio del 24 giugno 2023
Un controllo sugli obiettivi del PNRR col cruscotto approntato dal CSM
Il 21 giugno il Plenum ha approvato l’opera di elaborazione dati, eseguita tramite l’ufficio statistico del Consiglio Superiore, per valutare l’andamento degli uffici giudiziari italiani in ordine agli obiettivi posti dal PNRR. Grazie a questa piattaforma di analisi, aperta a tutti i magistrati, ciascuno sarà così in grado di consultare l’andamento dell’attività degli uffici giudiziari e le prospettive di conseguimento dei risultati prefissati alle scadenze del 2024 e del 2026.
I dati disponibili sono allo stato relativi al disposition time nei settori civile e penale e all’arretrato civile.
La piattaforma del “cruscotto PNRR”, così realizzata, consente in prospettiva, disaggregando le informazioni per singoli uffici e per macromaterie, di individuare, attraverso gli sviluppi tendenziali e la conoscenza delle specificità di ogni sede, le buone prassi organizzative che si stanno rivelando fruttuose e di valutare se e in che misura esse costituiscano modelli esportabili altrove. Il cruscotto potrebbe inoltre servire a selezionare gli uffici strategicamente decisivi al conseguimento del risultato imposto dall’Europa (che, come sappiamo, va calcolato a livello nazionale e non per singolo ufficio).
Il primo elemento macroscopico che emerge dalla lettura di questi risultati è che gli obiettivi di disposition time appaiono più alla portata di quelli relativi all’abbattimento dell’arretrato e che rispetto a questi risultano maggiormente in affanno gli uffici di primo grado rispetto alle corti d’appello.
L’azione congiunta del CSM e del Ministero della giustizia, che operano in spirito di collaborazione nel tavolo paritetico costituito presso la Settima commissione, potrebbe inoltre indirizzare le soluzioni migliori e le risorse disponibili nelle direzioni più utili allo scopo prefissato.
Alla base di questa opzione vi sono peraltro scelte d’ordine squisitamente politico, che andranno inevitabilmente a incidere – così come peraltro è già avvenuto sino ad oggi – sui contenuti dell’attività giurisdizionale e che non possono pertanto essere appannaggio unico del Ministero. Compete al governo autonomo della magistratura condividere tali scelte con gli uffici giudiziari e vigilare affinché esse vadano nella direzione di una superiore qualità del servizio, senza detrimento per la tutela dei diritti dei cittadini.
Lunedì prossimo, 26 giugno, alle 12, la Settima commissione terrà una riunione di presentazione del “cruscotto PNRR” aperta a tutti i magistrati.
Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello