Un sostituto in meno e un aggiunto in più

Con decreto del settembre del 2020 il Ministro della giustizia, distribuendo tra gli uffici le nuove risorse di magistrati frutto dell’aumento di organico disposto dalla legge di bilancio 2019 (l. 30 dicembre 2018, n. 145), aveva integrato di una unità – da 10 a 11 – l’organico dei sostituti della procura della Repubblica di Nocera Inferiore.

Con nota del settembre 2024 il procuratore generale presso la Corte di appello di Salerno, facendo proprie le istanze del dirigente della procura nocerina, ha chiesto al Ministro della giustizia che fosse qui istituito un posto di procuratore aggiunto, con corrispondente riduzione dei posti di sostituto.

La Settima commissione del CSM, investita dell’istruttoria sulla richiesta di parere avanzata dal Ministero al Consiglio ai sensi dell’articolo 10 della legge istitutiva n. 195/1958, ha proposto all’unanimità l’emissione di un parere favorevole.

A fondamento della proposta la commissione ha in primo luogo precisato che l’istituzione del posto di procuratore aggiunto era consentita dal disposto dell’art. 70 ord. giud. (alla cui stregua nelle procure possono essere inserite queste funzioni in numero non superiore a quello risultante dalla proporzione di un aggiunto per ogni dieci sostituti addetti all’ufficio): la pianta organica della procura di Nocera Inferiore consta del procuratore e di undici sostituti (di cui uno vacante).

Nel merito, la Settima commissione ha rilevato che il confronto con le procure di dimensioni analoghe (Bolzano, Como, Imperia, Tivoli e Trieste) evidenzia per la procura di Nocera Inferiore un numero di procedimenti sopravvenuti pro-capite (media del triennio 2021-23) e di procedimenti pendenti pro-capite inferiore a quello di tutti gli altri uffici; uniche eccezioni sono rappresentate da Imperia (quanto ai sopravvenuti pro-capite) e Trieste (quanto ai pendenti pro-capite). Sotto altro profilo, si è sottolineato che, tra gli uffici sopra elencati, il posto di procuratore aggiunto è già presente in quelli di Imperia e di Bolzano e che tale funzione è presente anche in alcuni uffici con organico di 11 (procuratore compreso) magistrati, come Asti, Cuneo e Palmi, con carichi di lavoro sostanzialmente analoghi.

La Settima commissione ha chiesto quindi al Plenum di esprimere una parere favorevole alla proposta ministeriale di istituzione di un posto di procuratore aggiunto con contestuale riduzione di una posizione di sostituto procuratore della Repubblica, sul duplice rilievo che la funzione semidirettiva è presente nell’organico di altri uffici analoghi alla procura  di Nocera Inferiore e che, d’altra parte, il flusso degli affari non è dissimile da quello di Imperia o di altri uffici, pur già dotati dell’aggiunto, aventi un organico inferiore.

Il dibattito in Plenum è stato vivace. La proposta della commissione è passata con due voti contrari (i consiglieri D’Auria e Miele) e nove astensioni.

Anche noi di AreaDG abbiamo espresso valutazioni divergenti.

Le argomentazioni su cui si fonda la proposta della Settima commissione sono tecnicamente ineccepibili. Ma una modifica di pianta organica che scambia un posto di sostituto con uno di aggiunto si pone in controtendenza con uno dei fondamentali obbiettivi politico-culturali individuati nella nostra elaborazione sul tema della dirigenza giudiziaria, vale a dire la riduzione del numero dei semidirettivi (ci riferiamo alla prima delle cinque proposte avanzate nel documento dello scorso aprile del Coordinamento di AreaDG La dirigenza che vogliamo).

Alcuni di noi hanno ritenuto che, in presenza di una proposta di variazione di pianta organica che allinea la situazione dea procura di Nocera Inferiore a quella di altri uffici analoghi per organico e carico, non fosse giusto ignorare le istanze della dirigenza territoriale. Altri, invece, si sono astenuti, ritenendo e dichiarando che, pur a fronte di una proposta legittima e tecnicamente sostenibile, fosse preferibile prendere distanza dalla scelta di aumentare ancora i posti semidirettivi.

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello