Intervento

Bogdan Jedrys
Membro della sezione cooperazione estera dell'Associazione dei giudici polacchi Iustitia”

Saluti a tutti, mi chiamo Bogdan Jedris, sono giudice magistrato presso il Tribunale distrettuale di Cracovia in Polonia. Signore e signori, perdonatemi per eventuali errori causati dalla mia scarsa conoscenza della lingua italiana; perdonatemi perché devo leggere questa mia presentazione.

Prima di tutto devo spiegare la crisi dello stato di diritto in Polonia negli anni 2015-2023. Prima di tutto vorrei dire che negli anni 2015-2016 la Corte costituzionale era un’acquisizione dei politici. Per acquisizione intendo una situazione in cui il Presidente della Repubblica polacca Aldrzej Duda non ha nominato candidati alla Corte cosituzionale i giudici eletti nella precedente legislatura con i voti degli attuali parlamentari dell’opposizione, ma ha nominato candidati che sono stati eletti dai voti del Partito legge e giustizia al Governo. Il presidente Duda ha anche nominato presidente del Corte costituzionale Julia Przyłębska, che era in precedenza un giudice ordinario che si occupava di questioni del lavoro e della previdenza sociale senza esperienza in cause di diritto costituzionale, ma amica del presidente del Partito legge e giustizia al potere Jarosław Kaczyński.

In seguito, nell’anno 2016, la Procura polacca passa completamente sotto il controllo del Ministro della Giustizia.

Con questo, vorrei dire che la Procura polacca è stata completamente subordinata al potere politico: il ministro della Giustizia è diventato anche Procuratore generale. Vorrei sottolineare che non esite alcuna istituzione di un giudice istruttore nel codice di procedura penale polacco. Una situazione del genere consente un’influenza illimitata di politico, lo stesso ministro della Giustizia, su indagini specifiche. Questa possibilità è ampiamente utilizzata per indagini contro membri della società civile che si oppongono alle riforme antidemocratiche.

Negli anni 2017-2018, c’è stata la modifica dell’organizzazione delle Corti comuni e la legge sulla Corte suprema: questa riforma ha aumentato il potere dei presidenti dei Tribunali nominati a discrezione della politica dallo stesso ministro della Giustizia, facilitando la promozione dei magistrati nominati a tale carica con la partecipazione del Consiglio nazionale della Magistratura, eletto adesso solo per i politici.

In questi anni i presidenti della maggior parte dei tribunali polacchi sono stati destituiti da un politico, lo stesso ministro della Giustizia, senza fornire una motivazione, e utilizzando un messaggio inviato via fax. Sono stati sostituitida giudici nominati dopo l’istituzione del Consiglio nazionale della Magistratura politicamente dipendente o pre favore della giustizia.

Per quanto riguarda il Consiglio nazionale della Magistratura è eletto solo dai politici. Per quanto riguarda i nuovi procedimenti disciplinari contro i giudici, voglio dire che i cambiamenti fondamentali di questi procedimenti sono stati:

  1. Introduzione di un illecito disciplinare consistente nell’applicazione diretta del diritto dell’Unione europea da parte di un giudice polacco
  2. La limitazione dei diritti processuali di un giudice accusato di un illecito disciplinare. Cioè il procedimento potrebbe svolgersi in assenza del giudice e/o del suo avvocato che giustifichino l’assenza con certificati medici attestanti l’impossibilità di comparire in giudizio

Aggiungo che negli anni 2015-2023 a seguito del’azione dei politici del partito al governo polacco che minano l’indpendenza dei tribunali e i principi di uno stato democratico si verifica un aumento molto elevato di denunce alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro il governo polacco da parte di cittadini ed aziende polacche.

In genere, negli anni 2021 sono già stati presentati alla Corte europea dei diritti dell’uomo 38 ricorsi contro la Polonia riguardanti vari aspetti della riorganizzazione del sistema giudiziario polacco.

Prima dell’anno 2018 ogni anno sono pervenute solo poche denunce di questo tipo contro la Polonia.

Ci sono 9 sentenze molto importanti della Corte europea dei diritti dell’uomo degli anni 2021-2023 contro la Polonia. Voglio elencare solo i dati fondamentarli per una loro ricerca online: Nome della parte, Data, oggetto, violata norma della CEDU, e stato dell’esecuzione.

segue elenco delle sentenze
vedi HUDOC - European Court of Human Rights

Trascrizione a cura della redazione

Gli altri interventi

Saluti

Relazione introduttiva

Tavola rotonda:
I diritti sotto attacco

Dibattito congressuale